Collettivo ControVerso:”Vogliamo far rivivere il Campus”. Stasera assemblea

Gli studenti universitari rivendicano la necessità di avere a disposizione uno spazio di socialità all’interno del Campus (attualmente mancante), dove esprimere le proprie conoscenze artistico/culturali, condividere esperienze e sapere, confrontarsi anche negli orari extra didattici. Il Collettivo Autonomo ControVerso, perciò, contesta la chiusura di tutte le aule universitarie alle ore 18 e diventa spazio aperto d’espressione e aggregazione là dove oggi manca.

“Noi, Collettivo Autonomo ControVerso, sentiamo la necessità di aprire il nostro spazio a tutti quei soggetti che hanno voglia di vivere e far rivivere il Campus non dovendo essere costretti a sottostare a meccanismi di inclusione differenziale presenti nella nostra università. L’obiettivo che ci proponiamo vuole essere quello di creare un percorso artistico/culturale, con quanti vorranno parteciparvi, di auto-organizzazione e autogestione condivisa del nostro spazio.

Pensiamo che l’università dovrebbe essere libera e accessibile a tutti gli studenti e le studentesse, veri “protagonisti/e” della vita universitaria, ma considerati come contenitori di nozioni e vincolati nelle loro azioni. Oggi nel nostro Campus sono presenti una serie di dispositivi di disciplinamento e controllo che sottraggono spazi d’espressione a chi davvero li attraversa quotidianamente, facendo percorrere agli studenti il Ponte da un Cubo all’altro, fino ad arrivare all’aula dove seguire delle lezioni frontali senza la disponibilità di uno spazio di socialità, aggregazione e confronto, che faccia vivere loro interamente il Campus e l’esperienza universitaria.

Con l’apertura del nostro spazio a chiunque non abbia la possibilità di esprimere le proprie conoscenze artistico/culturali, vogliamo dar vita ad uno spazio di condivisione di esperienze e saperi, vogliamo dare una risposta forte e dal basso alle sopracitate dinamiche perpetuate da sempre nell’ambiente universitario. Attraverso performance artistiche, teatrali e musicali, questo percorso invita a far rivivere la zona universitaria, il cui utilizzo è limitato agli orari dell’attività didattica, ogni giorno, difatti, alle ore 18:00 tutte le aule vengono puntualmente chiuse.

Stiamo assistendo alla progressiva chiusura degli spazi universitari e ciò traduce la volontà politica degli organi universitari di far diventare in Campus un “non luogo” in cui gli studenti a testa bassa devono solo seguire corsi e sostenere esami. L’aggregazione e la socialità che dovrebbero essere insieme alla didattica, il fulcro dell’università vengono invece progressivamente marginalizzati ed eliminati dalla vita universitaria. Inoltre, la possibilità di tenere vivo il campus anche negli orari extra didattici è l’unica e naturale soluzione alla questione della sicurezza, che ogni anno si ripropone nel nostro Campus, senza demandarla a dispositivi di controllo esterni.

La socialità per noi non è né attraversamento passivo di spazi, nei quali sottostare a regolamentazioni restrittive imposte dall’alto, né un momento di consumo collettivo di merci.

La socialità è liberazione di spazi ed energie incontro tra soggettività provenienti da storie differenti, scambio di conoscenze e creazione di sapere critico e conflittuale. È autogestione ed autorganizzazione. È responsabilità collettiva dello spazio che si vive insieme. È liberazione delle relazioni dalle logiche del profitto.

Invitiamo tutti a partecipare all’assemblea che si terrà oggi alle ore 18 presso la sede di ControVerso, cubo 7. Ribadiamo che lo spazio di ControVerso è anticapitalista, antifascista, antirazzista e antisessista!!!”