Conte spiega a chi andranno i contributi a fondo perduto e come arriveranno a novembre

di Annalisa Girardi

Fonte: Fanpage

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affiancato dai ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli presenta in conferenza stampa il decreto Ristori appena approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene una serie di misure di sostegno economico per quei settori e quelle attività che sono state più duramente colpite dalle nuove restrizioni. Quindi ristori a fondo perduto per palestre e ristoranti, proroga della cassa integrazione, rifinanziamento del reddito di emergenza e indennità per i lavoratori dello spettacolo e del turismo. “Ho firmato il nuovo Dpcm solo quando eravamo sicuri che ci fossero le risorse”, ha detto Conte in conferenza stampa.

Due miliardi per garantire ristori a fondo perduto ai settori nuovamente costretti a chiudere, o quasi, in seguito al Dpcm con le restrizioni anti contagio. E’ il piatto forte del “decreto Ristori”, che comprende anche la proroga di 6 settimane della Cig Covid, un nuovo credito d’imposta sugli affitti, la cancellazione della seconda rata dell’Imu, la sospensione dei versamenti contributivi di novembre per le aziende interessate dal Dpcm e una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori dello sport. Il blocco dei licenziamenti viene per ora prorogato fino al 31 gennaio. Gli indennizzi raddoppiano, rispetto a quanto già ricevuto in estate dopo il lockdown, per le attività chiuse tout court, come piscinepalestre, fiere, enti sportivi, termecentri benessere, impianti sciistici, catering, cinemasale giochi e sale bingo. Ma, stando all’ultima bozza del decreto, anche per i ristoranti, che pure potranno restare aperti a ora di pranzo e fino a ieri sembrava avrebbero ricevuto “solo” una maggiorazione del 50%. Quella che spetterà a bar, pasticcerie, alberghi, affittacamere, villaggi turistici, ostelli e rifugi. Per discoteche, sale da ballo e night-club, infine, il contributo quadruplica. Nella bozza di 45 articoli c’è anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi“.

Conte poi ha spiegato come i nuovi benefici economici arriveranno in automatico sui conti correnti delle attività più colpite: “Confidiamo che chi aveva già chiesto gli aiuti economici potrà ricevere entro la metà di novembre i ristori a fondo perduto”. Conte ha anche spiegato le altre misure: un credito di imposta per gli affitti commerciali, l’esenzione della seconda rata IMU, la sospensione dei contributi relativi ai lavoratori per novembre, l’indennità specifica per lavoratori dello spettacolo e del turismo pari a 1000 euro, un fondo da 100 milioni per il settore agricolo.

Conte ha poi proseguito: “Stiamo incontrando tutte le associazioni di categoria interessate da queste misure restrittive. C’è un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono sacrifici e difficoltà. Avevamo promesso ristori rapidi e così sarà, ma ora il nostro obiettivo è mettere in sicurezza il Paese. Giusto che le scelte del governo possano essere criticate. Per noi non ci sono lavoratori di serie A e serie B, ma per invertire la curva è stato necessario ridurre le occasioni di socialità. Solo in questo modo decongestioniamo i mezzi pubblici ed evitiamo gli assembramenti. Solo così alleggeriamo il sistema di testing & tracing. Con una curva in salita le persone non possono andare in giro, in palestra o al ristorante, senza preoccupazioni. Con queste misure affronteremo dicembre con serenità. Altrimenti ci troveremo a dover approvare un lockdown generalizzato, che non possiamo permetterci. Il tessuto economico rischierebbe di venire danneggiato irreparabilmente”.

I nuovi ristori a fondo perduto: quando arrivano e come funzionano – I ristori arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre” sul conto corrente delle attività che avevano già chiesto il contributo a fondo perduto alle Entrate la scorsa estate, ha promesso il titolare del Tesoro. Chi invece fa domanda per la prima volta (attraverso la procedura web sul sito delle Entrate) riceverà il bonifico entro metà dicembre. Il nuovo aiuto sarà più generoso rispetto a quello dei mesi scorsi ma i parametri saranno gli stessi del decreto Rilancio, che prevedeva contributi a fondo perduto commisurati alla riduzione del fatturato nel mese di aprile rispetto all’aprile 2019 e stabiliva come requisito la perdita di almeno un terzo di ricavi (o in alternativa aver iniziato l’attività dopo il gennaio 2019). Gli aiuti ammontavano, in base a quel provvedimento, al 20% della differenza di fatturato tra aprile 2020 e aprile 2019 per chi avesse avuto ricavi 2019 sotto i 400mila euro, al 15% in caso di ricavi tra 400mila euro e 1 milione e al 10% con ricavi tra 1 e 5 milioni. Con un minimo, comunque, di 1000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le aziende, mentre il contributo massimo sarà di 150mila euro.

Ora salta il tetto dei 5 milioni di fatturato e i contributi per i settori più colpiti saranno maggiorati: i ristoranti avranno diritto per esempio a 2 volte la cifra ricevuta in estate, come chi si è visto chiudere l’attività. Per esempio, un ristoratore che in aprile abbia fatturato 10mila euro contro i 16mila dell’aprile 2019 riceverà 2.400 euro di ristoro (il 40% della perdita), contro i 1.200 che ha potuto ottenere a giugno.

La rata Imu e il credito d’imposta sugli affitti – Per le imprese ci sarà anche un nuovo credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre e novembre e la cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre per le attività chiuse o limitate dal dpcm. Chi paga un affitto avrà invece un credito d’imposta, cioè uno sconto sulle tasse future, pari al 65% dell’affitto pagato per tre mensilità. Il credito potrà essere anche girato al proprietario del locale e quindi scontato dal canone d’affitto.

Proroga della Cig e del blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio – Nel decreto c’è la proroga della Cassa integrazione a carico dello Stato per altre 6 settimane che devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre e il 31 gennaio 2021. In alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Catalfo ha assicurato che si arriverà a 18 settimane totali di proroga cig con la manovra o un altro provvedimento da approvare nelle prossime settimane. Come avviene a partire da agosto, i datori di lavoro che presentano domanda per ulteriore cig ma non hanno subito una riduzione di fatturato pari almeno al 20% pagheranno un contributo addizionale pari al 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate nel caso la riduzione sia stata inferiore al 20% e del 18% della retribuzione globale se non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato. Sono esclusi dal contributo i datori di lavoro attivi nei settori interessati dai provvedimenti che dispongono la chiusura o la limitazione delle attività.

Le indennità per gli autonomi – Nel Decreto “abbiamo previsto un’indennità da mille euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici più grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno”, conferma la ministra Catalfo su facebook.

400 milioni per le fiere cancellate – L’articolo 7 del decreto prevede 400 milioni per le fiere internazionali cancellate per la pandemia. Le risorse aggiuntive vanno ad incrementare il cosiddetto “fondo 394 Simest”, dedicato ai finanziamenti agevolati.

100 milioni al fondo per la cultura – Il fondo per la cultura incrementa la sua dotazione di 100 milioni di euro. Le risorse saranno destinate al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non statali. Il fondo servirà anche al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre.

Un’altra mensilità di Rem – Infine sarà finanziata una ulteriore mensilità del reddito di emergenza per le famiglie già beneficiarie del contributo in base al decreto agosto e per quelle che a settembre hanno registrato un valore del reddito familiare inferiore a quello del Rem, da 400 a 800 euro. Non è stata accolta la richiesta di Forum Disuguaglianze e diversità e Asvis di ridurre i paletti per le domande, in modo da consentire l’accesso a tutti coloro che non hanno altri aiuti, ed estendere l’aiuto fino a fine anno.