Corigliano-Rossano 2019, polemiche sull’alleanza per Promenzio. Pignataro: “Chi c’è dietro quella lettera?”

Entra nel vivo la campagna elettorale a Corigliano-Rossano e mentre il generale Graziano temporeggia, “terrorizzato” dalle rivelazioni direttamente dalla galera del suo compare, il maresciallo Carminuzzu Greco, i due candidati che si richiamano alla sinistra ovvero Flavio Stasi e Gino Promenzio dominano la scena.

A dire il vero, in queste ultime ore, dopo la presentazione della candidatura di Promenzio, le polemiche vanno a mille perché all’interno di Sinistra Italiana c’è una profonda spaccatura, dopo la decisione del segretario Pignataro di appoggiare Promenzio. La miccia l’hanno accesa Sergio Paciolla e Marida Sciumbata con una lettera al vetriolo, al quale fa seguito la replica di Pignataro. Ecco allora il carteggio partendo dalla lettera di denuncia.

PACIOLLA E SCIUMBADA: “BROCCOLO E LAISE CON PROMENZIO E I SUOI ALLEATI FASCISTI”

Vorremmo esporre la situazione in cui versa il partito regionale della Calabria alla vigilia delle amministrative per l’elezione del primo sindaco della città unica Corigliano Rossano, che avverranno il prossimo maggio in concomitanza con le europee. Sinistra italiana, a quanto pare, non esprimerà un candidato, né sarà presente col proprio simbolo. Perlomeno questo è ciò che deduciamo dalla presenza attiva di dirigenti del nostro partito a fianco dell’associazione “Fiori d’Arancio”, costituita con pretesti filantropici ed associativi e di fatto trasformatasi nel laboratorio politico di Luigi Promenzio, già dirigente regionale del Partito democratico candidatosi all’insaputa del proprio partito in una compagine che fa del trasversalismo la propria bandiera.

Persino il Pd, in genere piuttosto disinvolto, ha deciso di commissariare il partito cittadino che si avviava ad un maldestro appoggio “postumo” alla coalizione di Promenzio che col paravento del civismo imbarca un po’ di tutto: ex di Forza Italia, pezzi di Centrodestra, persino soggetti orgogliosamente fascisti, adombrando addirittura legami con l’ex amministrazione della sindaca Pasqualina Straface, responsabile dello scioglimento del Comune di Corigliano per infiltrazioni mafiose, dopo l’arresto e la successiva condanna del fratello imprenditore della stessa sindaca.

Nicola Fratoianni.

La lista “Civico e Popolare” fondata per l’occasione da Alberto Laise (componente l’Assemblea nazionale di Sinistra italiana) ed Antonio Pucci (figlio di un ex assessore della giunta Straface) ha sollevato più di una perplessità cui ovviamente si è risposto invocando il giusto garantismo coi consueti toni pragmatici e muscolari. Del resto la stessa Pasqualina Straface, taggata qui e là, si limita ad un “timido” appoggio sui social. In questo scenario è lo stesso Laise a rappresentare Sinistra Italiana negli incontri interpartitici assieme al coordinatore regionale Angelo Broccolo, cittadino di Corigliano Rossano, il quale è cognato di Luigi Promenzio e del quale ha incassato il pubblico appoggio alle scorse sfortunate elezioni politiche.

Angelo Broccolo

In questi giorni Promenzio ufficializza la candidatura, sigla un accordo col movimento di Centrodestra “Moderati in Rivoluzione”, apre al dialogo con Giuseppe Caputo, ex sindaco di Rossano di Alleanza nazionale, già del Movimento sociale italiano ed ora del “Patto sociale”, e infine sforna un bel comunicato (di cui si allega il link) in cui “Civico e Popolare” «offre in dote alla città il meglio della storia della sinistra solidale, costruttiva e non autolesionista, del cattolicesimo sociale, militante e diffuso, del popolo moderato, liberale e di centrodestra deprivato da fascismi ed estremismi». Con Promenzio firma il comunicato, direttamente da Fratelli d’Italia, Maria Granieri, il cui processo di “deprivazione dal fascismo” è evidentemente ancora in corso a guardare i suoi profili social tra sorrisi, saluti romani e qualche bel ricordo di parate in camicia nera.

Gino Promenzio

Risulta abbastanza evidente che è ormai scaduto il tempo per un beau geste, un passo indietro dei suddetti dirigenti di Sinistra italiana dai loro ruoli di partito, specie quelli di rappresentanza locale, per darsi all’agognato “liberi tutti” che consenta loro di sostenere parenti ed amici senza fastidiosi impicci ideologici. Poiché se la pezza della democrazia interna si può facilmente trovare nell’inesistenza del circolo di Sinistra italiana di Corigliano Rossano, ben più difficile è pensare che il concittadino Broccolo non discuta a livello regionale delle amministrative del terzo Comune della Calabria. Ma più ancora è pensabile che il nostro partito, sorvolando sul metodo, non ponga questioni di merito rispetto a queste alleanze, sia che finiscano per essere formalizzate sia che si concretizzino nella presenza fattiva dei dirigenti in un patto di non belligeranza familistico? Specifichiamo che, mentre inviamo, esce un articolo (di cui si allega il link) in cui si ufficializza l’accordo tra il candidato a sindaco Promenzio e Francesco Madeo, ex consigliere comunale di Corigliano Calabro ed ex Udc, ed Alfonso Falcone, presidente di tale associazione “GenerAzioni” ed ex militante di Forza nuova.

Firmato: Sergio Paciolla – codice utente n. 22819, già segretario del circolo di Sinistra italiana di Corigliano Calabro (Cs) – Marida Sciumbata – codice utente n. 45538, già componente l’Assemblea regionale di Sinistra italiana Calabria».

Fernando Pignataro

PIGNATARO: “CHI SI NASCONDE DIETRO PACIOLLA E SCIUMBADA?”

Restiamo sorpresi del contenuto di questa lettera. Lo siamo perché, ed è importante chiarirlo, le persone che la firmano non sono state tesserate per Sinistra Italiana per molto tempo. Hanno, per motivi che abbiamo appreso dai social, deciso, non solo di lasciare il partito perché non ne condividevano la linea politica (questo avveniva nella fase successiva al congresso nazionale che fece nascere Sinistra Italiana), ma anche di non votare per i candidati del partito alle ultime elezioni politiche. Una decisone espressa con chiarezza sui social. Ne abbiamo preso atto ed abbiamo proseguito per la nostra strada.

Oggi apprendiamo che viene contestato il modus operandi rispetto alle prossime elezioni amministrative di Corigliano-Rossano. Occorre precisare che, ma avrebbero dovuto saperlo, che ogni decisione è stata concordata tra gli iscritti dei due circoli di Corigliano-Rossano e la segreteria provinciale. Da statuto non compete nulla agli organismi regionali. Le illazioni su un presunto scambio di favori tra un ex parente del segretario regionale ed il candidato Promenzio non meritano nemmeno replica per la bassezza dell’argomento oppure dovremmo condannare chi riesce a mantenere un rapporto civile ed amicale con la famiglia dell’ex moglie?

Sposiamo, ma lo abbiamo già dichiarato ieri, in pieno il progetto civico che sostiene Gino Promenzio. Ne cogliamo la portata e ne comprendiamo lo spirito. Dobbiamo preoccuparci delle storie passate di alcuni che aderiscono? Cogliamo lo spirito di un programma che rispecchia in pieno le nostre idee e la nostra visione quindi siamo felici che questa abbia la massima convergenza politica.

Non possiamo che non sorprenderci che, prima di pubblicare questa lettera, ci si sia premuniti di rifare la tessera di Sinistra Italiana, ripetiamo dopo aver più volto insultato e deriso il partito stesso. Ci fa pensare che dietro ci sia la volontà di un altro soggetto politico concorrente rispetto a Promenzio di alimentare pettegolezzi e polemiche. Convocheremo una riunione in cui inviteremo tutti i tesserati dei circoli e ci confronteremo sul futuro. Ogni scelta presa, però, è stata presa con il totale appoggio degli iscritti del 2018 e con il rapporto costante con i dirigenti nazionali, anche se l’ultima cosa non era dovuta.
Spiace che si preferisca al confronto politico la delazione ed il pettegolezzo. Ma comprendiamo come la debolezza d’argomenti possa obnubilare le idee anche a uomini e donne di cui avevamo ed abbiamo stima.

Fernando Pignataro segretario provinciale Sinistra Italiana