Corigliano-Rossano, emergenza idrica: il punto della situazione (di Flavio Stasi)

di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano

A proposito dell’emergenza idrica, con particolare riferimento ad alcune zone dello scalo di Corigliano e di Schiavonea, informo la città sull’origine del problema e su ciò che si sta facendo, giorno e notte, per risolverlo.

L’amministrazione ha programmato e realizzato il potenziamento degli impianti della Iacina che alimentano il Centro Storico di Corigliano, località Santa Croce ed il serbatoio di Cozzo Giardino, il più importante serbatoio dello scalo di Corigliano il quale, però, finora è rimasto vuoto a causa della poca acqua. Utilizzare realmente l’accumulo del serbatoio di Cozzo Giardino è funzionale a superare gli atavici problemi della zona Gallo d’oro/Cannata.

Purtroppo però è giusto che i cittadini sappiano come nelle ultime settimane siano venuti meno ben due dei cinque pozzi di Santa Lucia, il campo pozzi più importante della città. Si è trattato di cedimenti, probabilmente causati dal tempo o da qualche impercettibile difetto di realizzazione, che però ci stanno facendo mancare molti litri al secondo e soprattutto ci fanno mancare la pressione che consente alle nostre ingarbugliate reti di riempirsi. In pratica fortunatamente abbiamo aggiunto dei litri dalla Iacina, ma in questi giorni ne abbiamo molti in meno da Santa Lucia.

Per far capire quanto è importante il campo pozzi di Santa Lucia, dovete sapere che alimenta gran parte dello Scalo, tutta Schiavonea e la zona industriale con gli annessi complessi turistici al mare. A questa situazione, con molta probabilità, si aggiunge un grave utilizzo improprio e criminale dell’acqua comunale, sul quale faremo progressivamente chiarezza.

In questo momento, da mattina a sera, sono in corso più operazioni per far tornare la situazione alla normalità: si sta procedendo a lavorare su uno degli impianti malfunzionanti per il suo recupero, per quanto si tratti di un lavoro difficile; si sta già realizzando un nuovo impianto che dovrebbe essere pronto in pochi giorni; si sta procedendo a realizzare una nuova condotta che dovrebbe consentirci di garantire più acqua a Schiavonea e di conseguenza averne di più anche allo Scalo. Sono in questo momento attivi più cantieri per risolvere il problema, che sistematicamente vengono visitati non solo dagli addetti comunali, ma anche direttamente da me e dal vicesindaco.

Contestualmente sono attive, in base alla disponibilità degli addetti, due o tre autobotti per rifornire le case. Inoltre ho inoltrato richiesta alla Protezione Civile Regionale, con estensione del Centro Operativo Comunale, e tra qualche ora sarà attiva anche una autobotte della Protezione Civile, col fine di rendere il servizio più efficiente.

Capisco bene cosa significa vivere la carenza idrica in questo periodo e come sia snervante perchè lo vivo sulla mia pelle: abito in una zona della città storicamente caratterizzata da carenza idrica per cui ne comprendo bene i disagi. Ricevo anche molte segnalazioni di ritardi o fraintendimenti rispetto al servizio autobotte, ma in queste occasioni vi assicuro che gli addetti fanno il massimo per cercare di mitigare i disagi alla popolazione, anzi ringrazio tutti dipendenti che in questi giorni stanno lavorando sodo, senza badare ad orario, per risolvere la situazione.

Superata questa fase emergenziale, presenterò un report sul sistema idrico e sulle decine di interventi fatti in due anni, senza i quali a quest’ora avremmo problemi ancor più drammatici. Vi terrò aggiornati.