Corigliano-Rossano. Flavio Stasi, le prefiche e la sinistra che distrugge

dalla pagina FB di Alberto Laise

Il riferimento alle prefiche utilizzato da Flavio Stasi (donne che, dietro compenso, prendono parte alle cerimonie funebri con canti e lamenti in onore del defunto) è semplicemente straordinario. È la plastica rappresentazione di ciò che compone l’insoddisfatta pletora di chi non ha avuto ciò che pensava gli spettasse. Che sia un posto in giunta o un incarico da giornalista ora tutti gridano allo scandalo parlando di gigantesche “minchiate”. Una cena nel Garopoli, cosa fatta centinaia di volte in occasioni di lavori prolungati o pensionamenti, diventa un attacco all’atavica storia coriglianese.

E che importa che finalmente c’è un sindaco che non si è messo prono rispetto all’Enel? Che importa se c’è finalmente un sindaco che dice chiaramente che chi lo attacca oggi ha responsabilità terribili nello scioglimento del Comune per mafia? Dovrebbe bastare, alla sinistra, la certezza che con quegli ambienti lui non ha trattato né tratterà mai per dargli fiducia e sostegno… Ed invece ci raccontiamo storie che semplicemente non esistono. Ci raccontiamo che prima c’era una città fantastica… ma allora perché avete voluto la fusione così fortemente? Ci raccontiamo che non parla con il popolo, che non lo incontra più… come se noi quel popolo lo avessimo mai ascoltato…

È l’assurda pratica della sinistra che gode nel distruggere ciò che le potrebbe dare ossigeno. Flavio poteva essere come De Magistris a Napoli: una straordinaria anomalia. Ed invece la sinistra – in parte anche quella che siede tra i suoi banchi – lavora per fargli fare la fine di Accorinti… Ma ricordate che dopo Accorinti è venuto Cateno De Luca… qui regaleremo la città alla peggiore destra. Ed è il tragico ripetersi delle scene viste ai tempi di Armando De Rosis quando da eroe, dopo aver fatto la Giunta, divenne un dittatore agli occhi di tanti.