Coronavirus, 33° giorno. Conte corregge il tiro: “Nessuna quarantena fino a luglio e più poteri alle Regioni”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in diretta dopo il consiglio dei ministri. Ha spiegato, tra le altre cose, che aumentano le sanzioni, che vanno da 400 a 3000 euro in caso di violazioni delle misure restrittive. Alle Regioni verrà conferita maggiore autorità.

“Abbiamo regolamentato anche in modo lineare i rapporti tra gli interventi del governo e le regioni, i presidenti delle Regioni e Province autonome possono adottare anche misure restrittive e se nel caso più severe ovviamente rimane la funzione di coordinamento del governo”.

“Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo“. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa“Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l’attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.

NESSUNA QUARANTENA FINO AL 31 LUGLIO

 “C’è stata un po’ discussione sul fatto che l’emergenza verrebbe prorogata fino al 31 luglio: non è vero. Confidiamo di rimuovere le misure molto prima”. “Quando abbiamo adottato – ha detto – il primo provvedimento abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’Oms ha decretato l’emergenza. Siamo subito prontamente intervenuti per uno spazio di 6 mesi, questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio 2020: siamo pronti in qualsiasi momento, ci auguriamo prestissimo per allentare la morsa delle misure e siamo fiduciosi che ben prima della scadenza si possa tornare alle nostre stile di vita”.