Coronavirus, 46° giorno: boom di denunce nel weekend. E ora la “stretta” di Pasqua

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Gli allarmi lanciati da diversi sindaci e dagli stessi governatori sull’eccessiva mobilità degli ultimi giorni non hanno fermato i cittadini. Sono oltre 9mila, infatti, quelli che, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono stati sanzionati nella giornata di sabato per non aver rispettato i divieti sugli spostamenti, complice forse il bel tempo o l’inizio del weekend. Un numero da record: è il più alto registrato in un solo giorno dall’ultima stretta sulle misure, quella del 26 marzo scorso quando il governo ha adottato ulteriori regole per il lockdown. I dati non sono confortanti. Per questo il ministero dell’Interno è pronto a intensificare i controlli in vista di Pasqua: previsti ad esempio checkpoint sulle strade per bloccare chi vorrà approfittare del ponte per andare nelle seconde case. Misure simili erano state annunciate anche dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che venerdì ha parlato di finanziamenti ai comuni per aumentare i controlli. Ma anche il sindaco di Bari Antonio Decaro ha sottolineato il “pericolo di Pasqua”, preoccupato dei numeri della mobilità aumentati nei giorni scorsi. Sempre la Lombardia ha denunciato un aumento delle persone in giro, registrando una “mobilità mai così alta da 15 giorni”.

I dati del Viminale: sabato record di sanzioni

Sono 9284 le persone sanzionate nella sola giornata di sabato per aver violato i divieti sugli spostamenti, un record nelle ultime settimane. Venerdì, ad esempio, erano state 8187. Sono i dati diffusi dal Viminale che riportano nello specifico anche i numeri delle false attestazioni nell’autodichiarazione, 54 solo ieri, e dei denunciati per aver violato la quarantena, 10. In totale sono state 229.104 le persone controllate. Le verifiche sono state fatte anche negli esercizi commerciali: su 87.364 controlli, poi, sono stati 173 i titolari di attività o esercenti sanzionati e 27 le attività chiuse. Guardando al lungo periodo, dall’11 marzo al 4 aprile, le forze di polizia hanno controllato 4.859.687 persone e 2.127.419 esercizi e attività commerciali. Complessivamente le contestazioni alle persone per violazioni ai divieti anti-contagio sono state 176.767.

Il governo al lavoro per le festività di Pasqua

Una stretta sui controlli. È questo il piano del governo per evitare che durante le festività pasquali le persone escano in massa, rischiando di vanificare gli sforzi fatti fino a ora con l’isolamento. Nonostante il numero dei contagi segua un andamento positivo, infatti, l’eccessiva mobilità, altamente probabile viste le abitudini degli italiani durante le festività, potrebbe diventare un problema. L’allarme è stato lanciato non solo dal Viminale, ma anche dagli stessi sindaci, tra cui il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, Antonio Decaro, e i governatori di Lombardia e Campania, Attilio Fontana e Vincenzo De Luca. Il ministero dell’Interno si prepara quindi a implementare i controlli, in particolare i posti di blocco lungo le strade in uscita dalle città per tentare di fermare chi vorrà approfittare del ponte, tra il venerdì Santo e il lunedì dell’Angelo, per raggiungere le seconde case. Sarà il weekend “più complicato”, viene sottolineato, ecco perché oltre a una “mobilitazione straordinaria”, in settimana dal Governo e dai ministri competenti verranno fatti insistenti interventi di sensibilizzazione e veri e propri appelli. Da giorni in molti cercano di mantenere alto il livello di guardia, tra questi il ministro della Salute, Roberto Speranza, ma anche i “tecnici” come il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. “Dobbiamo dire la verità. La situazione resta drammatica. L’emergenza non è finita. Il pericolo non è scampato – ribadice Speranza –. Ci aspettano mesi ancora difficili. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus. Ecco, il verbo giusto è convivere – insiste –. Almeno fino a quando non avremo il vaccino o una cura”.