A Cetraro “Guantanamo” stamattina si respira aria nuova. Sarà la primavera, ma dopo la riunione di ieri con la Santelli forse i pazienti Covid dovranno andare via da Cetraro. I cittadini ancora sono increduli, perchè tutto quello che era fantasia, a “Guantanamo” diventa cruda realtà.
Prendiamo ad esempio la determina n 241 del 1° aprile 2020 dell’Asp di Cosenza, che tratteggia i contorni dell’istituzione del reparto di Pneumologia Covid Spoke Paola Cetraro. In sintesi: istituisce 6 posti di Terapia intensiva per patologia respiratoria… E allora vorremmo ricordare ai burocrati dell’Asp che per dare il via a nuovi posti letto c’è bisogno che il reparto esista… Se non esiste il reparto, bisogna allora scrivere una delibera con una integrazione dell’atto aziendale, cosa che per Cetraro “Guantanamo” non è stata fatta.
E ancora: se prendiamo in considerazione il personale medico, viene fuori che non si possono assumere medici specialisti in Pneunologia con la graduatoria della specialistica ambulatoriale, perchè se devono stare in reparto devono essere medici ospedalieri e non specialisti ambulatoriali territoriali. Perché? Intanto per una clamorosa disparità di stipendio: gli ospedalieri prendono in media 2200 euro al mese, mentre chi lavorerà alla Pneumologia di Cetraro prenderà 6000 euro al mese per gestire pazienti al massimo con qualche raffreddore, perché sarà davvero difficile trovare qualcuno che porterà pazienti a “Guantanamo”, con l’aria che tira.
Tradotto in soldoni: tutto questo è stato fatto per privilegiare qualche fondo, qualche investimento e favorire qualche ditta locale. Pensate che per cambiare – eventualmente – gli infissi si parla di cifre intorno ai 700 mila euro (!!!). Morale della favola: il malaffare non si ferma nemmeno in tempi di emergenza e c’è sempre qualche spregiudicato che pensa al proprio tornaconto. Vero, commissario Zuccatelli? Da Cetraro “Guantanamo” è tutto, a voi la linea…
