Coronavirus. Chiusi alle 18 bar e negozi, domenica tutto il giorno. Stop a palestre e cinema

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Fonte: Corriere della Sera

Da lunedì chiusura di tutte le attività alle ore 18 (bar, negozi, ristoranti) ma lasciando libertà di spostamento per i cittadini. Bar, negozi, ristoranti e gelaterie restano chiusi del tutto la domenica e i festivi. E le persone, consentite al tavolo, diventano al massimo 4.
Niente feste, al chiuso o all’aperto, nemmeno a seguito di celebrazioni religiose: cade così il numero di 6 a casa, viene infatti “raccomandato” di non ricevere persone non conviventi. Chiudono poi cinema, teatri, sale da concerto, sale bingo gioco e scommesse, palestre e piscine.
È questa l’ipotesi emersa alla fine della riunione del presidente del consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione e su cui si deve pronunciare adesso il Comitato tecnico scientifico convocato d’urgenza per la valutazione delle misure da inserire nel nuovo Dpcm.

Il ministro della Salute Roberto Speranza si è raccomandato più volte nel corso della riunione: «Non mi piace la parola coprifuoco. Contraria a misure così drastiche la ministra di Italia Viva Teresa Bellanova secondo la quale «la chiusura di bar e ristoranti e altre attività avrà ricadute pesantissime sull’economia». Ecco perché una parte del governo spinge per posticipare la serrata alle 20.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.

Viene poi confermato lo stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi. Si prevede – si legge nella bozza del Dpcm – la sospensione delle «attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi».

Per il capitolo scuola ecco le indicazioni: l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Mentre le scuole superiori adotteranno una Dad (didattica a distanza, ndr) pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.

E le date? Il possibile stop a negozi e bar dopo le 18 decorrerà dunque da lunedì 26 ottobre. Le altre misure anti-Covid entreranno in vigore invece dal 25 ottobre, ovvero da domenica. Nella bozza – provvisoria – del Dpcm che il governo si accinge a varare., invece, non è individuato il lasso di tempo per il quale le misure saranno valide. Nel testo, infatti, è indicato il mese di «novembre» ma non è segnato il giorno.

Possibile chiusura delle piazze dalle 21
“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti.