Coronavirus, impennata di contagi: stop alla sosta in piedi davanti ai locali

Dopo l’impennata dei contagi da coronavirus, iil governo ha messo in atto un piano di controllo che evolve di giorno in giorno. Prima stop alle feste, poi vietate le nozze con molti invitati, permesse solo quelle “intime” con testimoni e parenti stretti. Per mettere a punto ogni mossa il Comitato tecnico scientifico e il ministro della Salute Roberto Speranza stanno decidendo il da farsi.

Intanto però si pensa di vietare gli assembramenti davanti ai locali pubblici: vietato stare in piedi davanti a bar e ristorante, niente soste tutti insieme bevendo un drink o chiaccherando: è questa la norma che stanno pensando di inserire nel Dpcm che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il prossimo 15 ottobre. Sarebbe una misura di contenimento in vista di una situazione che sembra diventata esponenziale con i contagi che salgano in tutte le Regioni. Sarebbe anche un deterrente contro il mancato uso della mascherina, che benchè sanzionato, si riscontra continuamente. Molti giovani soprattutto si riuniscono all’aperto senza protezione alimentando così il contagio, già pesante, tra gli under 30.

E a propositi di mascherine il virologo Giulio Tarro smonta tutti gli sforzi delle istituzioni a proporito dell’obbligo di indossarla sempre: “Il virus c’è stato, c’è ancora in forma minore, è stato fotografato anche in laboratorio, ma si supera. Non vedo perché si debba creare questa contrapposizione tra chi semplicemente ha un approccio diverso e, nel mio caso, anche corrisposto da fatti, ho risolto il colera a Napoli, qualcosa saprò. Le mascherine all’aperto per tutti non servono”.