Ieri sera su Report milioni di italiani hanno potuto vedere con quanta approssimazione e sciatteria è stata gestita l’emergenza virus all’ospedale di Castrovillari. Prima l’annuncio che sarebbe diventato Centro Covid, poi per una settimana si è assistito a scene come quelle che sono state “immortalate” dalla popolare trasmissione di Raitre. Operatori sanitari completamente in balia delle onde, senza nessuna indicazione, sballottati di qui e di là insieme al povero paziente. Eppure, c’è voluta una settimana prima che finalmente si decidessero a liquidare l’ospedale.
Le stesse, identiche scene che vanno avanti ormai da una settimana anche a Cetraro, dove si continua a mettere a repentaglio la vita delle persone con l’assenza totale di requisiti per ricoverare pazienti Covid. Ci auguriamo che questa messinscena finisca presto anche a Cetraro, anche se sul piatto – come sempre – ci sono tanti soldi che magari si divideranno i soliti papponi che hanno già spolpato la sanità pubblica senza lasciare nulla. Proprio in queste ore da Cetraro viene annunciata la morte di una paziente di 57 anni proveniente da Corigliano-Rossano sulla quale adesso si dovrà effettuare il tampone post mortem per verificare se il decesso è da attrubuire al coronavirus. La speranza è che non si debbano continuare a sacrificare altre vite prima di liquidare anche Cetraro.
Tornando a Report, ecco quanto scrive l’ufficio stampa della trasmissione sul caso Castrovillari.
L’ospedale di Castrovillari in provincia di Cosenza, il 12 marzo, era stato identificato fra le strutture che dovevano accogliere i pazienti Covid-19: senza aver ricevuto precise indicazioni sul da farsi, è stato attivo solo sette giorni per poi essere liquidato. E adesso? Dove saranno ricoverati i pazienti affetti da coronavirus in Calabria? Come e chi sta gestendo l’emergenza? CLICCA QUI PER IL VIDEO DI REPORT (https://www.facebook.com/ReportRai3/videos/616334312290376/)
