Coronavirus, quando riusciremo di casa avremo il guinzaglio?

di Franco Caminiti

Negli anni “80 si era in pieno fenomeno sequestri di persona, ed io pensavo ‘se si potesse inserire nel corpo umano un dispositivo elettronico che permettesse di rintracciarlo, si potrebbero evitare i sequestri’. Erano fantasie che tenevo per me. Sono passati 40 anni, l’idea di un microchip sottopelle ha preso un’altra strada, prestandosi ad ‘altri progetti’. Ma non voglio parlarvi di microchip, ci sono migliaia di articoli e di video in internet per approfondire l’argomento, tuttavia metto insieme alcuni fatti inquietanti.

Bill Gates, circa 5 anni fa profetizzò che una pandemia avrebbe potuto sterminare milioni di persone, e sarebbe stato a causa di un virus caratterizzato da “estrema contagiosità da parte di asintomatici, e trasmissione per via aerea”. Pochi giorni fa Bill Gates ha annunciato che ha già pronto un microchip nel quale potrebbero essere inseriti tutti i dati della persona, compreso il fatto se si è stati affetti da coronavirus, guariti, e se si è vaccinati. Questo dispositivo realizzato a livello di nanotecnologia può essere iniettato insieme a un vaccino!

Ed è qui che volevo arrivare. Non mi spaventa la generale ‘carcerazione domiciliare’ (prima o poi finisce), non mi spaventa la recessione (dopo ogni epidemia l’economia ha ripreso sempre con maggior vigore), no, ciò che mi spaventa è l’idea che ci venga ‘imposto’ un vaccino e con esso ci venga inoculato il microchip! Quale sarebbe la posizione di Conte a questo proposito? Per arrivare a far accettare alla gente alcune ‘terribili’ cose, bisogna prima spaventare le persone, tutte le persone, creare un clima di paura generale, ebbene, qui il coronavirus ha fatto di più: ci ha fatto divenire gli uni diffidenti verso gli altri.

Il virus ci ha ‘divisi’ addirittura nelle stesse famiglie. Abbiamo paura di avvicinare gli altri, quindi non faremmo certo uno sciopero in 100mila! Sono riusciti ad addomesticarci, ci hanno portati a crearci noi stessi la nostra prigione, e a giustificarla perché ‘è per il nostro bene’. A questo punto, pur di poter riabbracciare i nostri cari accetteremmo di tutto, anche il microchip! Ma cosa succederebbe a chi dovesse non accettare? E quanti di voi accetteranno di farsi installare un microchip? Questo è il banco di prova su cui sarà giudicato chi ci governa: sarà Conte, (o chi verrà dopo di lui), d’accordo per un vaccino col microchip? Condividerà l’idea che ognuno dovrà essere controllato 24 ore su 24 e in ogni suo spostamento? Accetterà che il popolo sia definitivamente privato di ogni barlume di privacy, col rischio che, attraverso il microchip, si possano ingenerare alterazioni cellulari programmate e all’occorrenza decimazioni? Allora, dall’atteggiamento del nostro Governo davanti a questa eventualità, sapremo chi è col popolo e chi invece sta con i ‘padroni che ci governano’. Allora sapremo se la nuova tecnologia telefonica “5 G”, con tutte le sue antenne diffuse in modo capillare, è stata concepita proprio per il definitivo e globale controllo dell’umanità.