di Margherita Lopes
Fonte: Adnkronos
Un po’ a sorpresa il pediatra – da anni fiero sostenitore dell’inutilità dei compiti delle vacanze, che per lui andrebbero aboliti – ‘boccia’ le formichine: “Sono 2 milioni gli alunni che si sono liberati del peso dei compiti subito dopo la fine della scuola o comunque entro il mese di luglio, rinunciando al tempo libero con gli amici, al relax e all’attività fisica per stressarsi sui libri e quaderni. Forse sono quelli che hanno ottenuto meno dai compiti estivi, in quanto si sono abituati a farli in modo demotivato. Inoltre ora avranno dimenticato tutto, o quasi: non potranno giovare nemmeno dell‘effetto ripasso“.
Circa 250 mila tra bambini e adolescenti hanno invece concentrato tutti i compiti a settembre: sono le vere ‘cicale’, ma secondo il pediatra “sono anche gli studenti che hanno fatto la scelta migliore: si sono goduti le vacanze, sono arrivati riposati e allegri a settembre, e questi compiti fatti nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico serviranno loro come ripasso efficace, un ‘riscaldamento‘ prima di tornare fra i banchi, che però a mio parere andrebbe piuttosto concentrato nelle prime settimane di scuola”.
“Nello stesso tempo le ‘cicale’ ottempereranno comunque ai doveri scolastici, pur se ingiusti e immotivati, assegnati dagli insegnanti. Consideriamo infatti che in 150.000 arriveranno invece a scuola senza aver svolto i compiti delle vacanze”. Qualcuno copierà, qualcun altro confiderà nei mancati controlli di maestri e professori. “Un altro errore – conclude Farnetani – perché gli alunni diligenti saranno penalizzati. Se i compiti delle vacanze vengono assegnati – è il messaggio agli insegnanti – poi vanno controllati”, conclude.