“Cosa fai con quella chitarra?”. L’omaggio di Faber Nostrum a Rino Gaetano

dalla pagina FB Faber Nostrum 

Il 29 ottobre del 1950 nasceva il grande Rino Gaetano
Rino Gaetano da Crotone vuole raggiungere Roma, e si mette a fare l’autostop con la custodia della sua chitarra. A notarlo on the Road sarà Lucio Dalla che con il suo bolide a due posti passava di lì: “Cosa fai con quella chitarra?”. “Il musicista”. “Dove sei diretto?”. “A Roma”. “Sali va’. Ti dò un passaggio”. E durante il percorso in macchina il ragazzo strimpella a Dalla alcune delle sue composizioni. Non ha maestri, Rino Gaetano. È preso dal teatro dell’assurdo, i suoi modelli sono Beckett e Ionesco. Nella leggerezza di questo giovanotto calabrese, Lucio intravede qualcosa che va al di là del semplice nonsense. Arrivano nella Capitale, la città in cui riecheggia una canzone dalle finestre aperte: è Roma Capoccia di Antonello Venditti. “Quanto sei bella Roma quann’è sera…”.
Roma è anche la città del “poeta aristocratico” De Gregori, del Folkstudio e dell’impresario Micocci, che gli fa subito un provino su segnalazione proprio di Dalla. Micocci ha una casa discografica che si chiama It, è sostenuta dalla RCA e in quel periodo, in quella Roma dei Settanta siamo in pieno talent- scout. Sarà quell’aria svagata, provinciale, sudista, da presa per i fondelli, disincantata ma buona che incuriosisce e divide.