Cosenza 1993. Tursi Prato racconta: “Il mio incontro con Franco Garofalo e i costi della campagna elettorale”

Pino Tursi Prato è l’eterno capro espiatorio della malapolitica cosentina. Non è uno stinco di santo, d’accordo, ma appare davvero assurdo che sia stato l’unico a pagare per tutti i personaggi che hanno fatto affari e carriera. E nelle sue vicissitudini giudiziarie si trova di tutto e di più ma soprattutto le deviazioni di uno stato che ha manovrato in maniera indecente la gestione dei pentiti e ha condizionato le inchieste più importanti. Quello che ci interessa in questa sede è una vicenda che risale all’anno di grazia 2000. Un anno fondamentale per le fortune di uno dei magistrati calabresi più in vista ovvero Mario Spagnuolo, alias il Gattopardo, che proprio in quell’anno avrebbe spiccato inspiegabilmente il volo da sostituto anziano della procura di Cosenza nientepopodimenoche alla Dda di Catanzaro con un ruolo importantissimo di procuratore aggiunto al fianco del procuratore Mariano LombardiParlando con decenza, è come se oggi il pm Tridico diventasse improvvisamente il braccio destro di Nicola Gratteri invece di essere pedinato… 

Nel 2000 Pino Tursi Prato è alla sbarra al Tribunale di Cosenza insieme al pentito Franco Pino per una vecchia vicenda riguardante voto di scambio e appalti truccati e risalente al periodo in cui era presidente dell’Usl di Cosenza, una carica che gli avrebbe consentito di diventare consigliere regionale. In realtà, il teorema principale era quello di coinvolgere soprattutto Giacomo Mancini ma Tursi Prato aveva resistito a tutta una serie di pressioni psicologiche per indurlo ad accusare il vecchio leone socialista, che qualche anno prima, nel 1993, aveva scompaginato il sistema di potere della massomafia cosentina vincendo a sorpresa la prima competizione elettorale a Cosenza con elezione diretta del sindaco.

Ma passiamo senz’altro al racconto di Tursi Prato, così come è emerso in un controesame del 2000, nel quale il faccendiere ha pesantemente chiamato in causa l’anima nera della “giustizia” cosentina, l’attuale procuratore capo Gattopardo del porto delle nebbie e il suo fedelissimo “sostituto anziano” Franco Pino, della famiglia dei pentiti e degli infami.

PRIMA PARTE – ECCO COME SPAGNUOLO VOLEVA INCASTRARMI (https://www.iacchite.blog/cosenza-il-controesame-di-tursi-prato-ecco-come-spagnuolo-voleva-incastrarmi/)

SECONDA PARTE: FRANCO GAROFALO

DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Diciamola tutta la verità, lei nel 1993 ha avuto rapporti con Franco Garofalo?
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Sì, ho avuto rapporti, nel 1993 la vicenda che io…
DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Se lei ha avuto rapporti…
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – … no rapporti…
DIFESA Avvocato Antonio Feraco –… un attimo, non ho finito la domanda. Lei ha avuto contatti, occasioni…
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Occasionali, è stato un incontro occasionale, che poi… ho anche detto alla DDA, credo di averlo detto, ma siccome la DDA… siccome… probabilmente anche questo dobbiamo evidenziare, cioè probabilmente, siccome Garofalo diventa pentito il 96…
DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Chiedo scusa…
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – … no perché i verbali vanno letti, vanno seguiti, ad un certo punto questo viene sentito dopo le mie dichiarazioni, sicuramente su questo punto, qualche magistrato solerte avrà fatto la domanda sopra Tursi Prato e la campagna elettorale è chiaro no?
Cioè voglio dire, però io l’ho ammesso quell’incontro occasionale è vero, io mi trovavo dal meccanico, che mi aggiustava la macchina, in quella occasione, ci siamo diciamo… io ero li già, arrivano queste persone, tra cui c’era anche Franco Garofalo…

PRESIDENTE Dottoressa Maria Antonietta Onorati – Che lei conosceva?

Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Di vista, non ho avuto mai rapporti devo dire… se non diciamo così, ma io dottorè, io non l’ho mai conosciuto… cioè intendo dire… per me la conoscenza è una frequentazione, cioè, io posso conoscere, come molte persone conoscono me, ma io non le conosco, perché – girando – come giustamente conosco il Presidente del Tribunale perché è una persona nota, lei cammina in città, anche molte persone che lei non conosce dicono: quella è la dottoressa Onorati, è normale, è un fatto normale. Poi c’è chi vi saluta e lei probabilmente dice buonasera, anche a persone che lei non ha mai conosciuto, perché è anche segno di rispondere, mi sembra un fatto normale.

Ma quando io per esempio in quel caso specifico li, si parlava di questo fatto delle campagne elettorali, da dove è partita l’inchiesta… io non ero candidato, ho voluto
sottolineare non ero candidato, ed avevo la mia lista, non lista mia personale, di mia
proprietà, ma di un movimento politico del quale io facevo parte… Si parlava di questa
campagna elettorale, loro portavano a Gentile e via dicendo… ma perché non mi date una mano mi hanno detto e io dico sì… poi mi ha lasciato anche dire, ha fatto capire, sai dice un contributo per questi ragazzi che devono attaccare i manifesti… vabbè un contributo, fatto
ne è che io il giorno dopo, gli lasciai al meccanico, che è un fraterno amico mio, è il meccanico mio diciamo… che insomma… non è proprio il meccanico di famiglia, diciamo che è il meccanico dove mi ci rivolgo di più, rispetto ad altri meccanici e dipende poi dal tipo
di cosa… al che praticamente, gli ho lasciato questa busta dove c’erano dei soldi, che gli servivano per…

PRESIDENTE Dottoressa Maria Antonietta Onorati – Quanti erano questi soldi?
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – … ma non mi ricordo se 7 o 10 milioni, non ricordo bene, ma insomma diciamo io gli ho dato questo contributo, ai fini di organizzare praticamente la… la…

DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Di chi erano questi soldi?
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Erano miei i soldi.
DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Dove li ha presi?
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Li ho presi in banca.
DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Non ha avuto nessun finanziamento per il gruppo?
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – Non ce n’erano finanziamenti né di… cioè finanziamenti, il problema era che qui c’era una battaglia politica, poi… voglio dire, la campagna elettorale è costosa, la campagna elettorale…
DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Ed io questo le volevo chiedere, le chiedo scusa, se la interrompo…
Imputato Signor Tursi Prato Giuseppe – … anche sulle dichiarazioni che spesso fanno i candidati, nascondono la realtà perché la campagna elettorale è costosa, costosa perché, supera anche il budget, non dico mo per il comune di Cosenza però eh?
Parlo in generale, per una candidatura regionale, per una candidatura alla Camera, cioè per esempio nel caso specifico di una candidatura alle regionali, la legge ti impone che puoi
spendere al massimo 61 milioni, il Presidente della regione può spendere all’incirca un 10 %, un 15% in più, proprio per legge, mo figuriamoci… basta guardare i manifesti che vengono sparsi per la provincia, dove ogni manifesto costa 1.800 lire, se andiamo a vedere effettivamente il materiale che si produce, solamente per i manifesti si spendono dai 50 ai 60 milioni.
Per non calcolare i volantini, per non calcolare i fac – simili, per non calcolare i santini, per non calcolare le cene, i pranzi, cioè voglio dire, che sono quelle che poi in effetti… la campagna elettorale è costosa, certo nella città è meno costosa, è una campagna elettorale molto contenuta perché li il gioco è tutto qui, in una piccola città, che poi Cosenza non è
una metropoli, essendo una piccola città è una realtà dove si può operare in un certo modo, con i rapporti di amicizia e con i… è chiaro che ci sono dei costi, quindi voglio dire non è
che…

DIFESA Avvocato Antonio Feraco – Lei praticamente ha già risposto alla mia domanda perché volevo che, non essendo politici noi, e lei avendo fatto politica dal 72, volevo che spiegasse un poco la differenza di dimensione tra le cifre delle quali si parla in campagna elettorale o in altre manifestazioni.
Cioè, i 10 milioni dati ad una festa di beneficenza, sono certamente diversi dai 10 milioni dati in campagna elettorale, i 10 milioni dati in campagna elettorale potrebbero essere
degli spiccioli in effetti, questo io volevo che precisasse questo…