Cosenza 2016, bravo Mario. E ora una determina a famiglia!

Il 60% dei cosentini è stato chiaro: Mario Occhiuto sindaco. Li capisco. Il solo pensiero di vedere Madame Fifì al Comune di Cosenza, travestita da Carletto, scrufugnare come una scrofa (scrofa non è un’ offesa: è la femmina del maiale, è come dire giumenta, o vacca, cagna ed io non uso questi termini nella loro accezione negativa) allo stato brado, tra carte, appalti e dollaroni, deve aver convinto anche il più acerrimo nemico di Occhiuto a votare per lui.

Quello che si prefigurava, con una vittoria di Guccione, era lo scenario più orribile che si potesse immaginare: il Comune trasformato in una zimma.  E i cosentini a questa zimma hanno detto no. Hanno detto no all’ arroganza di questo PD che da noi è rappresentato solo da scrocconi, ladroni, parassiti, imbroglioni, truffatori (mi riferisco al cerchio magico, dirigenti e lecchini, non certo agli elettori) di ogni sorta.

Carletto e Madame Fifì
Carletto e Madame Fifì

Da oltre 30 anni sono sempre gli stessi a gestire il potere. Hanno amministrato di tutto e di più, hanno avuto le mani in pasta dappertutto e si sono arricchiti spudoratamente alle spalle della gente. Anche su quelle dei loro stessi elettori.

Sono diventati ricchi da far schifo, non sanno neanche loro quanta guagna hanno. Sempre a mangiare da soli. Pronti ad ingozzarsi come se non ci fosse più un domani. Hanno fatto carni i puarcu in qualunque posto sono andati, lasciando solo macerie e miseria. Privilegiando solo lecchini e gente senza dignità, sempre pronta a dire sì e ad adularli in ogni contesto.

Dei bisogni della gente non se ne sono mai fregati niente. Loro si compravano case all’estero, barche, casa al mare e in montagna, conti correnti nei paradisi fiscali e noi sempre a puzzare di fame. Ma la gente ha capito. E il messaggio è stato chiaro: andatevi a trovare una fatica. Delle vostre porcherie non ne possiamo più. Una batosta che difficilmente dimenticheranno.

A proposito apro una parentesi: ancora non ho capito come avete potuto, voi cosentini, mandare Oliverio alla Regione e Guccione e gli altri in consiglio. Anche lì, bisogna al più presto prendere provvedimenti. Si stanno mangiando tutto, pure i muri. Sanno che questo per loro è l’ultimo saccheggio, perché alle prossime elezioni neanche a mamma i vota cchiù (molti di loro in primis Madame Fifì, non saranno neanche più candidati) e allora stanno facendo man bassa a più non posso.

Speriamo che presto qualcuno metta fine a questo ladrocinio che sta avvenendo in Regione, magari anticipando la fine di questa orribile legislatura. Solo a guardare i personaggi che stanno attorno ad Oliverio una crisi di panico non te la caccia nessuno. I peggiori parassiti di sempre. Comunque, mo’ ce lo avete mandato e fin quando non cade, e le voci in tal senso girano da tempo, dobbiamo sopportare e continuare a  subire questa continua razzia alle casse pubbliche. Speriamo che presto succeda qualcosa. E i segnali ci sono.

Con la sonora bocciatura del PD a queste elezioni, i cosentini si dimostrano pronti anche a dare un bel calcio in culo ad Oliverio e compari. Attendiamo.

Oggi per tutti i cosentini che hanno votato Occhiuto, e non solo, si apre finalmente una nuova fase: fine della miseria e della fame. Ora tutti ci aspettiamo, quantomeno, un piatto di lenticchie subito. Me compreso che mi sono pentito, e da ieri sono anche io occhiutiano. Giusto per attagnare questo senso di fame che non va mai via.

Tutti ci aspettiamo almeno una determina a famiglia. Una somma urgenza a condominio. Una consulenza a figlio. Insomma, ci aspettiamo la fine delle nostre sofferenze. Subito, adesso, non tra qualche mese, o chissà quando. Sia chiaro.

Non cominciamo a dire che per l’emergenza casa non ci sono soldi, oppure che per i servizi agli anziani non si trovano le risorse. Non facciamo che paghiamo solo i debiti di qualcuno e non quelli di tutti. Noi la fiducia, Mario, te l’abbiamo data (mi ci metto anche io che sono diventato occhiutiano). Non tradirla come hanno fatto quelli del PD.

Ricordati che stavolta dobbiamo mangiare tutti. Perché tutti siamo figli di DIO. Non vogliamo vedere liste di privilegiati e altro. Devi trattarci tutti allo stesso modo. Se dai un affidamento a Paonessa, per fare un esempio, lo devi dare a tutti. E’ questo quello che ci aspettiamo ed è quello per cui abbiamo deciso di votarti di nuovo: u sguabbu ci deve essere per tutti.

E sono sicuro che così sarà, perché Mario, ed è il motivo che mi ha fatto cambiare idea e che mi ha indotto al pentimento, ha capito che piuttosto che spartirsi il bottino con i soliti Cinghiali, Morrone, Madame Fifì è meglio spartirselo con la gente. Almeno a noi cittadini con un piatto di lenticchie, qualche luce , qualche affidamento di qua e di là, alla fine ci accontenta. Mentre con quelli non ci bastava nu scifu grande quando la loro ingordigia che non si attagna mai. Grazie Mario.

p.s. nelle lenticchie ci vanno il sedano e la carota. Buon appetito popolo.

GdD