Cosenza 2016: Compà Pinuzzu a Paolini: “Statt’ senz’ pensier…”

Compà Pinuzzu cchiù du frati Cinghiali, è un artista di primo ordine. Un mago dell’equilibrismo. Educato e garbato con tutti. Anche con i suoi peggiori nemici. Uno di “vita”.

Inteso come profondo conoscitore dell’animo umano e del suo perenne bisogno di potere. Compà Pinuzzu sa cumu t’addì piglià. Sa come allettarti. Ti fa sentire l’odore ma non il gusto. Fin quando non è sicuro dei fatti suoi non si sbilancia mai. Sa attendere Pinuzzu. E gioca di rimessa ch’è nu mastruni.

Adesso, non avendo per il momento nessuno con cui parlare politicamente, ed in attesa della tempesta su Cosenza, si sta palleggiando a Paolini. Gli fa credere un giorno si e un altro pure che vuole fare l’alleanza con lui. E come sempre Paolini abbocca. Convinto che se zio Pino va con lui questo potrebbe essere letto come un segnale chiaro che lui non c’entra con la prossima retata di Cosenza.

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Altrimenti zio Pino, che questa cosa la sa, non si mmischerra con lui. Infatti ogni giorno qualcuno dei paoliniani annuncia l’accordo con l’NCD. Ma poi non si ufficializza mai. Cchi mastruni zio Pino, ne ho una ammirazione.

Ora sta aspettando la sua vendetta. E quindi traccheggia. Si fa trovare per caso in strada da Paolini. Giusto il tempo di un saluto e via. Ma sì, salutiamo anche il nuovo acquisto Bartolomeo, tanto dureranno quanto la febbre maligna, avrà pensato zio Pino nel vedere Roberto correre per salutarlo. Perché quando la tempesta arriverà anche a Cosenza, e arriverà, eccome se arriverà, e Paolini cosi come Occhiuto saranno chiamati a dar conto alla giustizia del loro comportamento, lui ritornerà alla grande in pista, e sarà o l’avversario temibile o il miglior alleato. Dipende da chi offre di più. Come sempre.

Cchi mastruni zio Pinuzzu, lo adoro. Da grande voglio essere come lui.

GdD