Cosenza 2016, la top ten dei consiglieri

Francesco Spadafora nel 2011 faceva parte della lista del PDL ed aveva ottenuto 288 voti, che non gli erano bastati per entrare in Consiglio. Era risultato però il primo dei non eletti e quando Manna è stato nominato assessore, nel 2013, è entrato finalmente in consiglio comunale. Con la nomina di presidente della commissione sport, turismo e spettacolo.

Spadafora è un poliziotto e, anche se si notava una certa “presenza”, soprattutto con manifesti messi un po’ dappertutto, nessuno avrebbe potuto immaginare l’exploit ottenuto.

880 voti consentono a Spadafora di fregiarsi dell’ambito titolo di consigliere più votato, succedendo a Katya Gentile, che nel 2011 aveva ottenuto 908 voti.

Al posto d’onore Pierluigi Caputo, che nel 2011 era stato eletto in prima battuta come consigliere più votato con la lista Mario Occhiuto Sindaco, la stessa di quest’anno. Così come Spadafora ha aumentato a dismisura i suoi 253 voti di cinque anni fa portandoli addirittura a 772. Complimenti vivissimi.

Il gradino più basso del podio lo occupa invece un veterano, Antonio Ruffolo detto Totonno a mmasciata. Chilometri e chilometri anche in questa campagna elettorale per fargli collezionare altri 637 voti, che fanno una quasi scientifica ripetizione dei 684 voti di cinque anni fa.

Al quarto posto il redivivo Damiano Covelli, peso morto del potere adamitico, capo indiscusso della gioiosa macchina da guerra che è stata asfaltata da Occhiuto: 592 voti inutili. In tutti i sensi.

Francesco De Cicco fa il pieno a via Popilia, prende 550 voti e migliora di parecchio il risultato di 5 anni fa (323) quando era nella lista di Morrone. E’ buon quinto nella top ten.

E precede uno dei pezzi grossi del sistema di Occhiuto ovvero Carmine Vizza, che consegue 548 voti, in pratica lo stesso pacchetto che nel 2011 gli aveva fruttato 587 voti.

Tutto il resto è… minoranza (Ambrogio, Morrone e Malizia) con l’eccezione del nono posto, diviso tra Luca Gervasi e Alessandra De Rosa, altri due fedelissimi di Occhiuto.