Cosenza 2016, Padre Fedele e il passeggio degli aspiranti sindaci

Da Padre Fedele Bisceglia riceviamo e pubblichiamo. 

Da circa 40 anni, nel periodo natalizio e quello pasquale, staziono a corso Mazzini con un piccolo banchetto che molti chiamano “la banca dei poveri”. Infatti raccolgo offerte per aiutare i poveri di Cosenza, Calabria e Africa.

Con questa storica banca abbiamo realizzato molto a Cosenza (Oasi Francescana I e II) e moltissimo in Africa. Puntualizzo che i principali contribuenti e benefattori sono stati i cosentini ai quali va la mia riconoscenza e quella dei poveri che ho avuto la fortuna di incontrare. Io ho fatto poco, ho dato scrupolosamente quello che mi avete consegnato nelle mani che ancora profumano della vostra bontà e generosità.

In questo periodo preelettorale per la corsa a sindaco mi sono incuriosito ad osservare il passeggio degli uomini politici: camminano, discutono, stringono le mani a molti, si abbracciano, sorridono e cose simili. Si avvicinano anche al banchetto e depositano la loro offerta.

Tutti sanno che le offerte arrivano integre ai poveri. E’ quasi inutile distribuire i foglietti illustrativi delle opere in corso. Tutti mi conoscono e tutti apprezzano l’opera di questo “pazzo” frate che è l’espressione della loro generosità. Il mio invito “Aiutami ad aiutare” è accolto con gioia.

Sono rimasto colpito da uno dei pretendenti: camminava da solo, nessuno si accorgeva di lui, con il portatile appiccicato all’orecchio destro, nessuno lo salutava. Neanche io mi ero accorto di lui, me lo ha fatto notare una persona che, additandolo dall’altra parte del corso, mi disse: “Poveretto, mi fa pena… e questo dovrebbe essere il sindaco di Cosenza? E’ uno sconosciuto!”.

Un altro ancora mi ha fatto notare: “Ma se non conosce nessuno e tutti lo ignorano, come può conoscere e risolvere i problemi della città?”. Un altro ancora: “Ma ne capisce di sport e di calcio in particolare? Non mi sembra che abbia salutato quel gruppo di ultrà”.

Ho ascoltato in silenzio e poi ho detto al gruppetto che stazionava dinanzi al banchetto: “Ma voi scherzate… quest’uomo non è un pretendente alla poltrona di sindaco, è uno che è sceso dalla montagna per visitare Cosenza, oppure è un americano in vacanza pasquale… deve avere molti soldi!”.

Comunque sia, mi si passi la battuta: è più facile che io diventi Papa che costui sindaco di Cosenza. Ai posteri l’ardua sentenza.

Padre Fedele Bisceglia