dalla pagina FB di Astolfo Lupia
Acqueforti di Franco Panno presto raddoppierà e la nuova serie sarà ancora migliore della prima, statene certi. È un piccolo miracolo, un prezioso tesoro che ci si è passati l’un l’altro e che senza l’aiuto di un apparato promozionale ha raggiunto cifre di vendita notevoli, ignote tanto all’editore quanto all’autore.
Oggi mi è capitato di leggere l’articolo di Iacchite’ (Il nostro sabato al cinema) e va reso merito ai due valenti giornalisti, sempre attenti a quanto accade sul nostro territorio. E già, perché alla nostra città, alla sua gente, Acqueforti dedica un canto dolcissimo e appassionato, frutto di un amore tanto intenso che non osa neanche citarne il nome. Di questo piccolo fenomeno letterario pare invece disinteressarsi bellamente l’intellettualità locale. A fronte di un successo ragguardevole l’accoglienza nei salotti buoni dell’Atene nostrana è stata diafana, impalpabile. Almeno questa è l’impressione da lontano. Forse la prosa priva di fronzoli di Franco Panno; forse i personaggi “minori” che evoca sono cibo fin troppo rozzo per palati tanto raffinati. A prestissimo.
