Cosenza, Agenda Urbana. Il Comune senza soldi ora brucia 25 milioni grazie a una “manina” segreta

Il Comune senza soldi tra un po’ brucia 25 milioni grazie a una manina segreta

Era esattamente un mese fa quando il sindaco neoeletto, l’incappucciato Franz Caruso, rompeva il silenzio sui conti del Comune di Cosenza con queste parole: “Un qualcosa che nemmeno immaginavamo che ci potesse essere e più scaviamo, più andiamo a fondo, più escono cose che nemmeno ci immaginiamo“. Addirittura successivamente preannunciava la raccolta di un dossier da presentare alle autorità competenti comprensivo di qualche determina che faceva gli interessi privati come qualcuna che trattava cliniche e residente per anziani (Villa della Serenità di Mendicino, di proprietà del Comune di Cosenza “regalata” agli amici di un ex assessore) come noi abbiamo più volte ampiamente “sputtanato”.

Oggi è sulla bocca di tutti che prima di andarsene il cazzaro ha raschiato il fondo del barile e lasciato il Comune non solo nel dissesto, ma nel disastro più completo. Nelle casse comunali non ci sono neanche i soldi per pagare le bollette.
E proprio in questo clima vi vogliamo raccontare una storia diversa dai soliti pettegolezzi che vengono resi pubblici oggi dai “soloni giornalisti” che fino a ieri erano al soldo del cazzaro. Una storia diversa, ma che vede sempre gli stessi attori e comparse dividersi i resti di un ente moribondo.

La storia che vi raccontiamo inizia il 4 luglio del 2018 quando Palla Palla, al secolo Mario Oliverio, ex presidente della Regione, mette a disposizione dei Comuni della Calabria (Aree Urbane) più di 120 milioni di euro. Sono i fondi della famosa e ingloriosa Agenda Urbana 2014-2020 che si dovevano impegnare e rendicontare alla Regione (quindi spendere) entro dicembre del 2019.

E c’è di più. All’area urbana Cosenza-Rende toccavano 31 milioni di Agenda Urbana più altri 10 milioni di Asse 3 del POR Calabria FESR/FSE 2014-2020. Un mare di soldi che Marcello Mazzetta (al secolo Manna, sindaco di Rende) e il cazzaro di Cosenza alla firma della Convenzione il 2 maggio del 2019 accoglievano come “il cambiamento delle Città di Rende e Cosenza”. Solo a Cosenza sono stati assegnati più di 25 milioni del totale!

Di tutti questi soldi, progetti compresi, si sono quasi perse le tracce, perché oggi gli unici soldi spesi e rendicontati sono stati le consulenze a Luigi Zinno & Compari affidate con Determina Dirigenziale n. 1726/2020 del 07/12/2020. Non un progetto realizzato.
Noi oggi vi vogliamo svelare un segreto. I soldi torneranno indietro molto presto grazie ad una manina, anzi due, che dall’interno del Comune stanno lavorando per questo.

La progettazione dei 25 milioni di euro di Agenda Urbana per Cosenza è stata approvata, le opere però non sono state realizzate. Ma anche se quelle opere non sono state realizzate, sulla progettazione c’è sempre chi ci può guadagnare qualcosa e figuriamoci se gli amici del cazzaro non ci si buttavano a pesce. E’ previsto che il 2% della progettazione approvata (raccolta in 497 pagine di libro dei sogni), quindi più di 500.000 euro, siano da dividere tra Rup, Direzione Lavori e Collaudi. Tale quota è chiamata quota di progettazione.

Un anno fa la Regione ha scritto al Comune di Cosenza (che oggi nelle casse non ha un euro) ed ha espressamente minacciato il “definanziamento di Agenda Urbana” e questa lettera siamo certi che sia stata nascosta a Franz Caruso. La cosa, se si realizzasse, sarebbe la morte (politica e finanziaria) del Comune e forse anche dello stesso indaco incappucciato. E’ questo il motivo per cui le due manine stanno spingendo i soldi nel gabinetto.

Ma la nostra storia continua e con la determina dirigenziale n. 387 del 24/03/2021 firmata dal super dirigente Bruno, che affida la funzione di RUP, responsabile unico del procedimento, ad un fedelissimo servitore del cazzaro di cui Iacchite’ si è più volte occupato. Il Rup, secondo tabella, si becca circa il 12% della quota di progettazione (500.000 euro), quindi 60.000 euro pulite. Senza aver fatto nulla, chiaramente. Con i milioni che presto torneranno indietro… Un bell’affare per il Comune che dal 2018, anno di affidamento di euro 25.000.000 non è riuscito a spenderne neanche uno per progetti concreti! Solo consulenze agli amici degli amici!

Ma chi è il genio lecchino che è RUP di Agenda Urbana e che non è riuscito a spendere neanche un euro? Ma il nostro ingegnere superstar Giampiero Guzzo e per saperne di più basta leggere qui http://www.iacchite.blog/san-martino-di-finita-il-contratto-di-guzzo-la-prebenda-illegittima-e-lincarico-al-nipote-del-cazzaro/

Attenzione. Lui non è l’unica manina che sta facendo di tutto, anzi nulla, per buttare nel cesso 25.000.000 di euro insieme al sindaco Franz e magari tirare lo sciacquone. Perché, parliamoci chiaro, come farebbe da solo, un funzionario part-time del Comune di San Martino di Finita imprestato al Comune di Cosenza per fare lo scambio massomafioso con il nipotino del cazzaro, a tergiversare, perdere tempo, rimandare, non organizzare e bruciare tutto?

Chi ci sta sopra l’ingegnere Guzzo che lo protegge e lo santifica in ogni occasione? Semplice: è sempre lui, il super dirigente dei Lavori Pubblici del Comune, arch. Giuseppe Bruno.
Lo stesso che pur sapendo che Guzzo era un “part time” gli ha affidato una Posizione Organizzativa, e permesso di incassare migliaia di euro senza averne diritto e senza che il Segretario Comunale muovesse un dito fino alla nostra pubblica denuncia. Lo stesso che in pieno ballottaggio elettorale girava per il Comune ripetendo la solita propaganda “sarebbe meglio una continuità politica tra Regione e Comune”. Che, di fatto, sta andando avanti lo stesso, anche se non ha vinto lo zerbino di Occhiuto. Franz Caruso l’incappucciato, infatti, non sta muovendo un solo dito per cambiare la situazione. In perfetto stile cazzaro. Povera Cusenza nostra!