Cosenza, all’Annunziata la Commissaria Mastrobuono preferisce le consulenze alle assunzioni

Isabella Mastrobuono

All’Ospedale di Cosenza la Commissaria Mastrobuono preferisce le consulenze alle assunzioni

Pochissimi infermieri e operatori sanitari, reparti accorpati, graduatorie ormai esaurite senza alcun concorso all’orizzonte ed un Pronto Soccorso al collasso.
Una percentuale di mortalità superiore al 10%. Un infermiere ogni 12 pazienti mentre la media europea è di uno a sei. E’ evidente la mancanza di personale. Chi ha amministrato finora non è stato lungimirante per nulla. Al Pronto Soccorso di Cosenza lavora un terzo del personale necessario. E devono ancora essere pagati straordinari e premi Covid mai percepiti dal personale sanitario al contrario dei dirigenti medici che si sono abbuffati e arricchiti alle spalle della povera gente.

Pochi mesi fa la ridicola pubblicazione di un bando per predisporre un elenco di infermieri da assumere con contratti co.co.co. fino al 31 dicembre. E la signora in questione ha persino il “coraggio” di dire che i concorsi (ma quali?) andrebbero deserti, Cose da pazzi! In tutto questo da maggio 2021 il primario del Pronto Soccorso è andato via ma la dottoressa Mastrobuono non ha provveduto a sostituirlo adeguatamente perché impegnata a regalare incarichi agli amici di turno. E nel frattempo se n’è andato anche il direttore Cersosimo lasciando il posto ad una signora che evidentemente non ha ancora capito a cosa sta andando incontro o forse è stata “preparata” all’evenienza con qualche buona “rassicurazione”.

Incarichi per avvocati e ingegneri come se piovesse. Il solo ingegnere Remigio Tecchia, per un incarico di supporto percepirà 57 mila euro in un anno, ma lavorando in azienda solo 2 giorni al mese… Probabilmente anzi sicuramente tutta questa necessità di continuare ad assumere consulenti non c’è.
I soldi stanziati per i concorsi vengono usati dal Commissario per regalare consulenze invece di assumere operatori a tempo indeterminato dove servono veramente.
I pazienti e i familiari che urlano nei reparti prendano coscienza che il personale sanitario è decimato perché si preferisce regalare soldi ad avvocati e ingegneri esterni. Così vanno le cose nel fantastico mondo della sanità corrotta e mafiosa di Cosenza.