Cosenza, appalti d’oro: quando Spagnuolo fece arrestare Covello e Barbieri senior

Non è la prima volta che la famiglia Barbieri resta impelagata in vicende giudiziarie relative ad appalti. Negli anni Novanta era toccato a Giuseppe “Peppino” Barbieri, il papà di Giorgio Ottavio, finire agli arresti.

Barbieri senior, scomparso da qualche anno, risultava tra gli undici arrestati di un’operazione condotta dalla procura della Repubblica di Cosenza ed in particolare dai pm Mario Spagnuolo, Emilio Sirianni e Vincenzo Luberto, il cui personaggio di maggiore spicco era il popolare Franco Covello. Un’indagine che non a caso venne denominata Appalti d’oro e che si risolse alla fine in una bolla di sapone con l’assoluzione dei principali imputati. In perfetto stile procura di Cosenza-porto delle nebbie.

Eppure il clamore era stato notevole, visto che eravamo in “zona Tangentopoli” e Covello era stato ed era ancora un politico importante.

Franco Covello

Il giornalista Rai (in quota DC) Pino Nano, che era spregiudicato con la lingua, lo chiamava “il Kennedy della Calabria” quando invece salì sul palco del Bagaglino, Pippo Franco lo apostrofò con un “CacioCovello” sicuramente più indicato al personaggio. Covello era uno dei big della DC cosentina e si era sistemato per molto tempo nel collegio senatoriale Castrovillari-Paola dopo aver fatto pratica al Comune di Cosenza e alla Regione.

I! senatore Franco Covello ha acquisito una discreta notorietà, a livello nazionale, per una sua partecipazione a Crème Caramel, lo spettacolo nazional-popolare del Bagaglino sulla Rai fine anni Ottanta. Comici, maggiorate e satira politica alla camomilla. Covello si trovò, in effetti, a parlare dei suoi rapporti con famiglie calabresi emigrate nelle Americhe, e, ritenendo di apparire simpatico, narrò di come ebbe a presentare in dono un caciocavallo, che è un derivato dal latte tipicamente calabrese. Sta di fatto che il nostro senatore fu ribattezzato CacioCovello, e questo nomignolo l’ha accompagnato a lungo nelle sue chiassose esibizioni su palcoscenici locali. Il senatore, del resto, da giovane, era stato anche un apprezzato cantante locale.

Ma la specialità di Covello, quella per cui è veramente noto in Calabria, era un’altra. Da lui si andava per due motivi: o per ottenere un esonero dal servizio militare o almeno una destinazione gradita, o per ottenere la pensione. Pare, anzi, che ci fossero dei turni ben precisi: per il militare si andava di mattina, per la pensione di pomeriggio. Quando Covello era in sede, e riceveva nella sua segreteria politica di via Sicilia, la sala d’attesa era gremita, e per essere ricevuti si potevano aspettare anche quattro ore. Succedeva così anche con gli altri, per carità: Misasi, Mancini, Gentile…

LA SCALATA DI PEPPINO BARBIERI 

Insieme a Covello, dunque, tra gli arrestati dell’operazione Appalti d’oro c’era anche Peppino Barbieri, classe 1943, che aveva creato in pochi anni una corazzata, la NER srl, che sarà l’anticamera alla Barbieri Costruzioni vera e propria.

Il Gruppo ha avuto origine dalla società Aragona e Barbieri fondata nel 1946 per partecipare al programma post-bellico di ricostruzione nell’edilizia privata e pubblica, operando principalmente nell’area laziale.

Durante gli anni sessanta invece il Gruppo Barbieri ha operato principalmente nel Sud, laddove inserendosi nel processo di sviluppo dell’area meridionale ha diversificato la propria attività.

Nel 1965 è infatti sorto ad opera di una delle società il polo di sviluppo turistico di Sangineto Lido, costituito dall’Hotel 5 Stelle (oggi Hotel delle Stelle), composto da 5 palazzine per un totale di 144 camere, con spiaggia privata, ristorante sul mare, roof-garden, piscina, il tutto immerso nel verde di un ampio parco e servito da un centro commerciale, due discoteche, una delle quali collocata nello spettacolare scenario di un Castello del XV secolo (che tutti conosciamo proprio come “Il Castello”) e una caratteristica villa degli inizi del secolo scorso denominata “Villa Giunti“.

La N.E.R. s.r.l. viene costituita nel 1973 e, su committenza pubblica, ha eseguito nel settore delle costruzioni importanti opere in collaborazione con partners di rilievo internazionale quali Impregilo, Fiatengineering, Bonatti, Dipenta ed altre.

Pensate che la NER, tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, si era aggiudicata in proprio o in associazione con altre imprese, i seguenti lavori: costruzione casa circondariale di Rossano, lavori Consorzio Università a Rende, facoltà di Architettura all’Università di Reggio, sede regionale RAI Cosenza, lavori di ristrutturazione caserma Settino a Cosenza, caserma della polizia di stato a Catanzaro, infrastrutture di cantiere della centrale termoelettrica di Gioia Tauro.

Il legame con Covello, di conseguenza, viene da lontano. Da Sangineto per la precisione, che è il luogo di villeggiatura dei Covello e la città di origine della famiglia Barbieri, che a parte l’estate vive a Roma. Il senatore Covello poi è proprietario della villa di Sangineto acquistata, nel luglio 1992, da Giuseppe Barbieri per la cifra di 62 milioni di vecchie lire. Insomma, sono sodali da sempre. Basti pensare che la NER srl ha sede nello storico hotel 5 Stelle, che è dei Barbieri ma che Covello utilizza alla grandissima per le sue parate e riunioni politiche. Per non parlare della discoteca “Il Castello”.

Intorno a Covello e Barbieri, tuttavia, in quella brutta storia, c’è anche altra gente. L’ex presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cosenza, Francesco Mauro, marito dell’ex deputata DC Anna Maria Nucci, gli imprenditori Giovanni e Antonio Tallarico (quelli dei grattacieli a via degli Stadi, tanto per capirci), che viaggiavano in tandem con Barbieri, Natale Aiello, Ernesto Arcuri, Annunziato Costabile ma soprattutto Michele Laudati.

Michele Laudati

Quello di Michele Laudati è un nome che è ricorso spesso nelle nostre cronache. Fino a 75 anni nonostante l’età e nonostante le pressanti proteste dei grillini, è riuscito a mantenere il ruolo di direttore generale al Parco Nazionale della Sila e sapete bene come anche nell’ultima vicenda di Giorgio Ottavio Barbieri sia coinvolto anche questo ente per l’appalto degli impianti sciistici di Lorica. Poi è passato a miglior vita…

Anche in questo caso, corsi e ricorsi storici. Laudati è stato a lungo commissario del Consorzio di Bonifica Sibari-Crati e direttore del Parco Nazionale della Calabria ed è stato sempre legato a doppio filo a Franco Covello. Così come altri due professionisti che in quel periodo finirono agli arresti: Mario Gimigliano, commercialista; Mauro Francini, architetto.

Dal 2007 tutte le competenze e le attività edilizie delle società N.E.R. e Aragona e Barbieri sono confluite nella Barbieri Costruzioni s.r.l. E a quanto pare si voleva dar corso ad una seconda vita dopo la vicenda giudiziaria ripèrcorrendo la strada bruscamente interrotta.

Già, gli arresti per l’operazione Appalti d’oro.

Secondo l’accusa, gli arrestati avrebbero costituito un ”sodalizio criminoso” finalizzato a gestire tutte le fasi per la realizzazione di opere pubbliche nella provincia di Cosenza, e avrebbero cosi’ maneggiato ”ingenti somme di denaro”.

Ma di questo ve ne parleremo presto.

1 – (continua)