Cosenza, Cipparrone rompe gli indugi: “Non resta altro da fare che ridare la parola ai cosentini”

Non è più tempo di tagli, lo si doveva fare prima e con giudizio, oggi qualsivoglia iniziativa sa di speculazione politica in vista della prossima campagna elettorale regionale. La situazione delle casse comunali è drammatica in tutte le sue sfaccettature e sotto ogni punto di vista. È chiaro a tutti che il dissesto ha provocato problemi alla macchina gestionale del Comune ma non si può più tacere visto che 3 anni fa si sfiducio’ un modello politico che solo il centrosinistra non condivideva, infatti subito dopo oltre il 60% dei cosentini approvo’ quello stesso modello con un voto plebiscitario e consegnò ad Occhiuto e alla sua maggioranza il mandato di rigovernare Cosenza.

Bene, oggi mi fa molta meraviglia che davanti ad un fallimento politico gestionale si avanza la sola richiesta del taglio degli stipendi, ovviamente per chi lo riceve, e si ci sottrae davanti alla vere responsabilità politiche. Ovvio è, dal mio piccolissimo ruolo d’opposizione, invitare, tutti i consiglieri, a riflettere su quanto accaduto e a prendere le dovute soluzioni, ovviamente andando dal segretario generale e dimettendoci tutti e 32. Davanti ad un gesto di indubbia trasparenza politica si potrà ridare la parola ai cosentini che oggi ripudiano il ruolo svolto da tutti noi, fino ad oggi, e contestualmente dare la gestione al Commissario che non avrà bisogno di effettuare tagli a chicchessia per iniziare a ripianare la mole di debiti che sono ascrivibili solo a chi ha gestito la macchina comunale. Già lunedì mattina ci possiamo ritrovare davanti alla porta del segretario generale per apporre le nostre firme al libro che aprirà nuove pagine politiche nella città di Cosenza.

Il consigliere comunale Pse Giovanni Cipparrone