Cosenza, concorso operatori call center all’Annunziata: cosa nasconde la Panizzoli?

Giuseppina Panizzoli

Paradossale. E’ questo il termine più appropriato per manifestare l’incredulità in merito a quanto sta accadendo presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

Il supremo Commissario alla Sanità, Generale Saverio Cotticelli, dispone la sospensione di tutti i concorsi, specie quelli amministrativi, rinviandoli a dopo le elezioni regionali, affermando “… che mai diventi luogo di clientelismi di ogni genere o strumento di consenso elettorale, di voto di scambioma la dottoressa Panizzoli da Bergamo continua imperterrita nella prosecuzione del concorso farsa per l’assunzione di operatori call center.

Gli ospedali sono allo sbando, mancano infermieri, OSS, medici, tecnici di laboratorio e all’ospedale di Cosenza non hanno di meglio da fare che assumere operatori call center con procedure al limite della legittimità.

In tanti sono al corrente ormai dei dubbi sui membri della Commissione esaminatrice e sulla Presidente della stessa Commissione che, da dirigente medico, gestisce inspiegabilmente il servizio amministrativo Ticket/Cup aziendale.

Non solo: a queste illegittimità altre se ne sono aggiunte e dalle tante informazioni che giungono quotidianamente dai partecipanti al concorso, nei prossimi giorni riusciremo addirittura ad anticiparvi i nomi dei futuri vincitori con relativo sponsor politico di turno. Del resto, già lo scorso anno all’Annunziata prese corpo un altro concorso-truffa per “categorie protette” falso e fasullo come i suoi protagonisti (http://www.iacchite.blog/cosenza-concorso-truffa-allannunziata-i-nomi-dei-raccomandati-e-dei-loro-padrini-politici/) con l’assunzione di cinque raccomandati tra i quali un chiacchieratissimo ex consigliere comunale di Cosenza, tale Roberto Sacco, all’anagrafe Vincenzo Francesco, trasformista per vocazione, sponsorizzato da un ex deputato del Pd e adesso cortigiano e lecchino di Ennio Morrone, che gli ha assunto i figli nelle sue cliniche. 

Ci sfuggono però quali siano gli interessi occulti che spingono la dottoressa Panizzoli a continuare le procedure di dubbia legittimità avviate da chi l’ha preceduta. Chissà, magari se ci invitasse ad una delle sue cene cosentine con i dirigenti che hanno ridotto l’ospedale ad una cloaca, potremmo capire meglio i meccanismi.

Perché una Commissaria lombarda nominata direttamente dal Ministro della Salute scende a Cosenza per continuare l’operato di chi è stato sonoramente bocciato?

Possibile che la dottoressa Panizzoli non comprenda il grave rischio di inquinare la prossima competizione elettorale con concorsi ad hoc?

Perché mentre le altre Aziende Ospedaliere si sono adeguate al volere del Generale Cotticelli, sospendendo tutti i concorsi, persiste infischiandosene altamente dei diktat del suo superiore? E come mai le molteplici denunce del deputato Sapia, peraltro membro della Commissione Sanità, che dice di sospendere i concorsi, vengono disattese dalla Panizzoli?

A proposito, forse le dimissioni del Direttore Amministrativo, Silvia Cumino, nominata qualche giorno fa, sono da collegare a questa mancata sospensione del concorso? Quali interessi nasconde la Panizzoli per non sospendere il concorso, considerato che mancano 2 mesi alle elezioni regionali? Sarà stata avvicinata da qualcuno?

Oltre al deputato Sapia del M5S che fine hanno fatto gli altri attori politici calabresi? Non saranno per caso tutti interessati al concorso di operatori call center per sistemare i figliocci di turno? Considerato che i posti da ricoprire sono soltanto 2, non ci sarà per caso qualche manina già pronta a far scorrere la graduatoria assumendo ancor più operatori call center come già fatto con i centralinisti di cui si conosce l’appartenenza politica? Questa pratica, d’altronde, è molto in uso presso l’ospedale di Cosenza dove, dopo aver selezionato il vincitore del concorso per l’assunzione di 1 centralinista, si è proceduto a scorrere la graduatoria assumendone altri 9 (che non erano previsti nel bando con dubbia copertura finanziaria), tutti raccomandati dalla politica.

Ma queste denunce sono ormai arrivate sulla scrivania del ministro Speranza, che con tutta probabilità sarà costretto ad intervenire per fermare questo indecoroso mercato delle vacche.