Cosenza. Crollo nell’aula consiliare, un “segno premonitore” per Franz

Se era in attesa di un “segno premonitore” che gli indicasse la strada giusta da seguire prima che tutto crolli, beh, Franz, lo ha avuto. Il crollo di una parte del controsoffitto dell’aula consiliare del Comune arriva, per fortuna senza alcun danno alle persone, come un chiaro presagio funesto: la casa comunale, se non si corre seriamente ai ripari, rischia veramente di crollare. E non è solo una metafora, visto quello che è successo. La rovina, annuncia la predizione, è alle porte, e i cedimenti strutturali, morali e etici sono oramai evidenti, puntellare non serve, occorre mettere in campo, per fermare lo smottamento, la verità.

La casa comunale è oramai sull’orlo del baratro, economicamente e politicamente. I debiti accumulati sono talmente tanti che non si riesce neanche a quantificarli. Una valanga di “passivi” che ha letteralmente sommerso Palazzo dei Bruzi. Una montagna di debiti che inevitabilmente è finita col franare sulle speranze di ripresa della città. La pacchia è finita, è arrivata l’ora della realtà, ma soprattutto della verità. Il sogno occhiutiano ha prodotto solo macerie, i calcinacci caduti dal soffitto dell’aula consiliare sono la triste allegoria di una stagione politica vissuta sul filo dell’intrallazzo, dell’imbroglio, della frode, della menzogna, della corruzione, del clientelismo mafioso, sempre e solo a danno dei cosentini, che oggi, forse, hanno capito di essere stati ingannati.

Se era un segno del destino, un segnale profetico che aspettava Franz, eccolo… dai retta al fato Franz, segui la verità, vai in procura e racconta tutto quello che hai scoperto fino ad oggi. Porta le carte dei conti comunali ai magistrati e liberati di questo enorme fardello. Rendi possibile l’avverarsi della profezia. Il cielo ha scelto te come messaggero divino della verità, non puoi sfuggire al tuo destino, non hai scelta, se non quella di finire come Sansone sotto le macerie con tutti i Filistei.