Cosenza, Duomo. Al via le indagini diagnostiche

In atto la prima forma di sinergica collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Cosenza (SABAP-CAL) e il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria (DIBEST) praticata su uno dei più importanti monumenti della Calabria.

Con l’avvio nei giorni scorsi delle attività propedeutiche di analisi diagnostiche e sperimentali sul Duomo di Cosenza, si è entrati nel vivo della convenzione di attuazione del Protocollo di Intesa stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Cosenza ed il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria.

È appena l’inizio di un’azione di ricerca volta alla definizione dello stato di conservazione del Duomo di Cosenza fortemente voluta dall’Area Educazione e Ricerca della SABAP-CAL e ampiamente condiviso dal Soprintendente Dott. Fabrizio Sudano. In particolare, sotto la responsabilità del dott. Francesco Dodaro, il sodalizio costituito dal Responsabile Scientifico per la SABAP-CAL, l’arch. Nicola Ruggieri, ed il gruppo di ricerca del DIBEST, che vede coinvolti ben 6 ricercatori, coordinato dal Prof. Mauro La Russa, ha iniziato una serie di analisi non distruttive ed un campionamento che interesserà l’intera facciata del Duomo e parte delle superfici pigmentate ubicate all’interno dello stesso.

La ricerca mira a identificare non solo i prodotti di degrado presenti, ma allo stesso tempo a definire un protocollo di intervento che riguardi prima le aree maggiormente deteriorate ed allo stesso tempo individui i prodotti più idonei per la loro conservazione. La campagna diagnostica è iniziata lo scorso 23 Febbraio e continuerà ad impegnare il gruppo di ricerca in accordo con i funzionari della Soprintendenza per cercare di ottenere quante più informazioni utili per risolvere le diverse problematiche che interessano il Duomo.

Tale ricerca conferma l’importanza dell’interazione tra Amministrazioni/Enti pubblici la cui collaborazione ha un obbiettivo comune, ovvero essere a servizio delle realtà culturali locali assicurandone la tutela ed allo stesso tempo la valorizzazione.