Cosenza, e Braglia se la prende (pure) col cronista

Quando il Cosenza soffre va in crisi tutto l’ambiente che circonda i Lupi ed emergono tutte le magagne di un “sistema” che si regge su equilibri delicatissimi. Mister Braglia è stato molto bravo a calarsi nella realtà cosentina e a capirne le abitudini e gli umori. In questo somiglia molto a Gianni Di Marzio, che per riportare il Cosenza in Serie B dopo 24 anni di tentativi infruttuosi aveva dovuto compiere anche lui una sorta di “miracolo”.

Braglia, proprio come Di Marzio, oltre ad essere uno splendido motivatore, è un profondo conoscitore della piazza cosentina e sa bene come trattare, per esempio, con i tanti cronisti che bazzicano lo stadio “Gigi Marulla”. Leggendario il calcio in culo al solito cretino che alla viglia dell’esordio in casa contro la Salernitana aveva diffuso un video nel quale speculava sulle condizioni del terreno di gioco. Ma pittoresche anche le conferenze stampa nelle quali qualcuno cerca di attaccarlo e se ne ritorna puntualmente con le pive nel sacco.

Ieri sera, un bel po’ dopo la conclusione della gara, Braglia ha rimproverato aspramente Giuseppe Milicchio, tra i decani della categoria dei cronisti cosentini, notoriamente gran tifoso e pieno di passione nelle sue mitiche radiocronache, da qualche tempo su Jonica Radio. Il mister non ha gradito quanto ha detto Milicchio nel dopogara di Cosenza-Pescara. Ha parlato di un’accesa discussione tra Braglia e Trinchera nel chiuso degli spogliatoi ma non al riparo dagli effetti sonori. Non è un mistero che il calciomercato rossoblù non sia stato né tempestivo né brillante e sono divampate molte polemiche per questi aspetti, con tanto di conferenza stampa “parafulmine” di Trinchera e con tanto di dichiarazioni di circostanza da parte di Braglia.

Il tecnico toscano, fedele al suo stile di dire le cose in faccia, non ha fatto sconti a Milicchio e gli ha esternato tutto il suo malumore per quello “spiffero”. Non perché non fosse la verità ma perché probabilmente non si aspettava che questa cosa uscisse fuori proprio da lui. Braglia comunque è un uomo di mondo e siamo sicuri che “perdonerà” Milicchio magari in occasione della nostra prima vittoria, il più presto possibile.