Cosenza e lo smog: qualità dell’aria sempre più a rischio

Tutelare la salute dei cittadini dovrebbe essere obiettivo di primaria importanza per un’amministrazione attenta e consapevole. Negli ultimi giorni non è proprio così. I continui lavori di qualsiasi tipo che hanno reso Cosenza ormai un cantiere aperto in ogni luogo e in ogni angolo, stanno provocando un blocco totale delle arterie principali della città. Un traffico di enormi dimensioni mai visto prima nella città bruzia.

Per ultimo i lavori di riqualificazione di piazza Bilotti e zone limitrofe hanno costretto le auto a riversarsi e sostare lungo strade, già congestionate giornalmente dal traffico. Aumentando il traffico aumenta di conseguenza lo smog. Ciò che non tutti sanno è che l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun cittadino di 10 mesi. Oltre ai valori del PM10 e benzene, nell’aria che respiriamo in questi giorni d’intenso traffico, è presente un’altissima concentrazione di polveri sottili, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.

Già lo scorso anno Cosenza, secondo un’indagine condotta da Treno Verde, presentava problemi di criticità. I valori di PM10 e PM2,5 registrarono picchi molto elevati che imposero di mantenere alta l’attenzione. Immaginate oggi che lo smog è quadruplicato. Ma ai cittadini viene negata anche la possibilità di essere informati sulla qualità dell’aria che respirano: impossibile dai siti internet istituzionali conoscere le concentrazioni di inquinanti presenti in atmosfera (gli ultimi dati pubblici sono del 2012) violando palesemente l’attuale normativa che impone un report quotidiano e di pubblico accesso.

Che l’inquinamento dell’aria si ripercuota direttamente sulla salute dei cittadini lo testimonia anche uno studio dell’Iarc, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms (l’organizzazione mondiale della Sanità) che ha confermato che l’inquinamento dell’aria, oltre alla serie di danni per la salute, è anche un potente cancerogeno.

Rispetto agli anni passati, oggi le istituzioni pubbliche hanno l’obbligo di informare quotidianamente i cittadini sui livelli di inquinanti nell’aria. Tranne a Cosenza e in generale in Calabria, dove non sembra possibile ricevere un’informazione dettagliata e immediata. Infatti nel dossier di Legambiente “Mal’Aria 2015” si legge che non è stato possibile risalire a dati aggiornati dai siti delle Arpa, delle Regioni o delle Province per tutti i capoluoghi della Calabria.

Purtroppo per la nostra Regione salvaguardare la qualità dell’aria e di conseguenza la salute dei cittadini appare cosa di poca importanza. Ci rammarichiamo di non poter dare consigli utili ai cittadini di Cosenza per evitare l’intenso traffico e di conseguenza respirare meno l’aria altamente inquinata (dato che tutte le strade della città hanno lavori in corso e sono ingolfate). Non resta solo che prendere atto della cruda realtà.

Valentina Mollica