Cosenza, Fem.In: “Tra Cotticelli e le cliniche private, quelli che pagano siamo sempre noi”

TRA COTTICELLI E LE CLINICHE PRIVATE, QUELLI CHE PAGANO SIAMO SEMPRE E SOLO NOI

La protesta di ieri alla clinica La Madonnina di Cosenza delle pazienti ed ex pazienti della clinica, contro il divieto dei trattamenti chirurgici del tumore al seno presso le cliniche private decretato dal Commissario Cotticelli, è l’unico risultato possibile di una gestione dell’assistenza sanitaria assolutamente scellerato.

Il tentativo di potenziare il servizio sanitario pubblico e di specializzare determinate risorse su questa patologia è fondamentale. I monopoli delle cliniche private devono cessare e lo sperpero di soldi pubblici per foraggiare sempre le solite famiglie, impegnate nel campo sanitario e politico, è una vergogna.

Allo stesso tempo bisogna dotarsi di sano realismo e, oltre a fare annunci in pompa magna, come piace al nostro Commissario, il quale durante la pandemia si è ben guardato dall’intervenire su questioni estremamente urgenti come i servizi ambulatoriali delle ASP e delle Aziende Ospedaliere, è necessario dare una reale e immediata alternativa alle migliaia di donne che lottano o hanno lottato contro il cancro. Al momento, infatti, si toglie al privato e il pubblico non è pronto e a pagarne le conseguenze siamo sempre e solo noi.

Noi non difendiamo le cliniche private, né crediamo alle sole parole di un Commissario che ha sempre puntato i piedi contro il diritto alla salute. La politica regionale, quella dei partiti che si sono succeduti fino ad oggi, per come l’abbiamo conosciuta negli ultimi decenni, ci ha venduto soltanto fumo negli occhi, mentre smantellava la sanità pubblica.
Si riparta dai servizi di prevenzione efficaci, capillari nei territori, si riparta con le assunzioni nel pubblico, con le internalizzazioni dei servizi in appalto che ad oggi fanno solo lievitare i costi, si riparta con programmi di assistenza continuativi fino a quelli domiciliari, con una gestione razionale dei Cup, delle visite e degli esami.

FEM.IN Cosentine in lotta