Cosenza, Gigi Simoni ricorda Bruno Giorgi: “Quando lo portammo in trionfo dopo il 3-0 al Brescia”

Dieci anni fa, il 22 settembre 2010, ci lasciava Bruno Giorgi, indimenticabile allenatore del Cosenza Calcio nella stagione 1988-89 in Serie B, quando solo per la classifica avulsa i Lupi non giocarono lo spareggio per la promozione in Serie A. Il portiere di quella squadra Gigi Simoni ha ricordato l’allenatore gentiluomo in un bellissimo post su FB.

dalla pagina FB di Luigi Simoni

Stavo per partire in tournee in Canada dopo la vittoria del Campionato, ero decollato con Di Marzio Allenatore ed all’atterraggio mi dissero che il nuovo Allenatore era Bruno Giorgi. Un Uomo ed un Allenatore che non conoscevo e che alla prima intervista esaltò Bruno Fantini avendolo avuto alle sue dipendenze ed io tra me e me mi dicevo “eccolo, è appena arrivato e già mi vuole fare fuori”. Fu un’estate piena di dubbi, ad un certo punto lessi che il Cosenza mi voleva cedere all’ Empoli e i dubbi aumentarono appena arrivati in ritiro a Bressanone.. niente ciabatte ai piedi durante il giorno, 3 allenamenti quotidiani e camere composte da Lui in barba a tutte le nostre abitudini. Si lavorava e si lavorava duro (per me non era una novità grazie al Grande Ferro) c’era un clima di Grande Amicizia ma anche di preoccupazione per il Campionato che ci vedeva in tanti debuttanti assoluti e pure la Tifoseria non era serena visto la composizione della rosa.

Mister Giorgi lo avvertì e ci riunì una sera dopo cena e ci disse “Io ho visto le vostre ultime 7 partite del campionato scorso e vi dico che Noi faremo bene se volete ve lo metto per iscritto”. Ci rasserenammo un po’ e continuammo a lavorare duro. Giorgi voleva passare dalla difesa ad uomo a quella a zona (con nostro grande stupore avendo avuto Di Marzio che voleva ferocemente marcature a uomo) e passammo tutta la preparazione a preparare quella svolta.

Arrivò la Juve per il battesimo di fuoco ed il Mister ci disse che per i primi 20 minuti avremmo giocato come meglio sapevamo…a uomo per prendere sicurezza per poi ad un suo segnale passare a zona… Passarono i minuti ma segnali non arrivarono guardammo la panchina e vista la prestazione che stavamo tirando fuori il Mister nella sua infinita saggezza capì che fare risultato con la Signora avrebbe prodotto in noi una sorta di sicurezza.

Cominciammo il campionato e non fu per nulla facile, piovevano critiche addosso a tutti, si invocava il cambio di mezza squadra e del Tecnico ma Ranza (altro GRANDISSIMO) e la Società tennero duro e con la Reggina arrivo la svolta per un CAMPIONATO SUPER. Ci sono molti episodi ma 2 in particolare ci fecero capire che UOMO era…. Il primo durante una partitella al giovedì alle primissime giornate di campionato. Miky Padovano sbagliò un gol fatto e dalla tribuna si levarono mugugni ed “altro”, Giorgi da solo andò sotto la tribuna come sempre affollata e disse loro che noi stavamo lavorando e che la domenica visto che pagavano potevano dire quello che volevano ma il giovedì erano ospiti e quindi silenzio o quasi, si scatenò il putiferio contro di Lui ma noi senza ricevere ordini arrivammo compatti al suo fianco ed in sua difesa… In quel giorno si gettarono le fondamenta per la Gloria.

Il Cosenza 1988-89. Da sinistra in piedi: Simoni, Caneo, Lucchetti, Lombardo, Marino, Castagnini. Accosciati: Padovano, De Rosa, Galeazzi, Urban, Bergamini

2^ Aspettavamo il Brescia come i Lupi aspettano le prede eravamo inferociti la partita l’avevamo vinta già al martedi per quello che Giorgi subì all’andata… insulti vergognosi personali e alla sua famiglia, insulti che con il calcio e non solo non hanno nulla a che vedere, Noi avevamo promesso a noi stessi (Lui non ha mai chiesto nulla) di vendicarlo… poi la ciliegina che ci fece scatenare fu quello striscione in Curva “Bruno, il loro odio ti ha reso più grande” 3-0 e ara casa…. ma il bello fu il gesto spontaneo senza pianificazione di tutta la Squadra a fine partita, andammo da lui a portarlo in Trionfo. Quella Squadra giocava e voleva vincere per rendere Onore e Soddisfazione al suo AMATISSIMO Condottiero.

Mister Giorgi commise un solo “errore”: dare retta a chi diceva che Giovanelli era un Fedelissimo (lo eravamo tutti) di Mister Di Marzio e che avrebbe sobillato lo spogliatoio, mai “consiglio” fu più bugiardo, Grande Mister con Cicciobomba sarebbe stata Serie A. Oggi sono 10 anni che ci hai lasciati (scusami il Tu) ma sei e rimarrai sempre il Tecnico che ho Amato di più in tutta la mia carriera. In foto insieme ad un altro IMMENSO UOMO come Te. Un Abbraccio ovunque voi siate.