Cosenza, gli operai della mensa licenziati salgono di nuovo sul tetto dell’Annunziata

Sono ritornati a protestare sul tetto dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza i dipendenti dell’azienda che si occupava del servizio mensa dell’ospedale.

Undici dipendenti sono stati licenziati dall’azienda che è subentrata nel servizio, “La Cascina”, che ha preso il posto della Siarc.

“Già altre volte ci sono stati avvicendamenti – ci hanno detto pochi minuti fa i manifestanti – ma mai abbiamo rischiato il posto di lavoro”.

Uno striscione campeggia adesso sulla facciata del nosocomio, con sopra scritto “Grazie Regione, 11 famiglie senza lavoro”.

I manifestanti mostrano un documento, che avrebbe garantito loro il prosieguo del lavoro.  Una postilla della gara d’appalto nella quale è specificato chiaramente che l’azienda subentrante è tenuta a conservare i livelli occupazionali. “Invece ci hanno buttato fuori”, dicono amareggiati, annunciando di voler proseguire la loro protesta ad oltranza.

Ieri sera hanno avuto un incontro con l’azienda ma purtroppo non ci sono stati risultati concreti.

A salire sul tetto dell’Annunziata padri di famiglia monoreddito che non sanno come fare per vivere: un magazziniere, un manutentore, 2 capisquadra e 3 impiegati oltre a 4 dietiste.

“Scriva pure che i sindacati – ci hanno detto ancora -, con la sola eccezione della Uil, che ci stando una mano, sono tutti compiacenti per non dire venduti. Non è giusto quello che stanno facendo e non si libereranno certamente di noi. Noi da qui non ci muoviamo adesso ed è perfettamente inutile che ci mandano la polizia”.