Cosenza. Il degrado di Via degli Stadi e la doppia morale di Occhiuto

Fonte: Libera Rende

Alcuni affezionati lettori c’hanno segnalato il persistente degrado che affligge da troppo tempo Via degli Stadi; effettivamente una volta giunti sul posto, per constatare quanto segnalato, la situazione che si è palesata dinnanzi i nostri occhi è decisamente drammatica.

L’intera zona, abbandonata da sempre, è ormai preda del degrado e dell’incuria più totale; il dissesto stradale pregiudica pesantemente la viabilità, sul manto stradale sono presenti pericolosissimi crateri. Le auto, per evitarli, sono costrette a procedere eseguendo un anomalo slalom, in più ogni qual volta si presenta mal tempo, la zona è soggetta ad allagamenti specie sotto il ponte subito dopo la scuola, sintomo evidente dell’inefficienza nel procedere a regolare manutenzione delle caditoie stradali

La cosa che però provoca più sdegno in assoluto è la presenza di una discarica a cielo aperto,  nei pressi tra l’altro di una Scuola l’IPSIA “G. Marconi”, un immondezzaio che raccoglie tutto ciò che di più nocivo e inquinante si può trovare per la salute e per l’ambiente, alla faccia di tutte le promesse di rilancio ecosostenibile della città, in più sono presenti materiali altamente infiammabili, la cui combustione potrebbe provocare ingenti danni sia al territorio sia al benessere salutare dei residenti.

Tutto ciò nella totale indifferenza del Sindaco Occhiuto che tra un provvedimento giudiziario e diverse inchieste che lo riguardano, si diletta,  tra selfie e languidi sorrisi, ad inaugurare nuovi tratti di Corso Mazzini, musei all’aperto, dimenticando forse che l’amministrazione della città non si limita solo al centro e al suo corso principale. Ma si sa nella strategia dell’apparenza, è necessario imboccare i cittadini con “drogate” celebrazioni di magnificenza, verrebbe da dire “L’apparire è l’oppio dei popoli”; il suo intento è proprio questo, una subdola manovra di distrazione che serve a celare le profonde lacune amministrative di un progetto politico dalla doppia morale, che sponsorizza il “bello”per nascondere il degrado e l’abbandono patito dalle zone periferiche e popolari di subalterna importanza nei piani di un Sindaco che loda se stesso e il ceto di privilegiati che si arricchisce con lui. Per il sindaco dunque gl’ultimi, rimarranno ultimi.