Cosenza, la bancarotta da 28 milioni del cazzaro: oggi l’udienza preliminare

Alcuni amici, tempo addietro, ci hanno fatto un bel regalo. Pensandoci bene più che bello utile, anzi utilissimo, un calendario murale che abbiamo subito appeso nella nostra redazione.
Utile – dicevamo – perché riusciamo a vedere con una semplice occhiata tutte le date nelle quali siamo impegnati in questo o quel processo contro Tizio o contro Caio per rispondere delle cose che scriviamo e che il tempo, fortunatamente, non smentisce anzi conferma.

Ma se è vero che il nostro planning tiene conto dei nostri impegni “giudiziari” è vero anche che lo utilizziamo per ricordarci degli impegni altrui. Non ci sfugge nulla quindi e così restiamo sempre sul pezzo. Tanto attenti che possiamo dirvi, come comunque molti sanno a Cosenza, che oggi – venerdì 8 novembre – presso il Tribunale di Cosenza il giudice Francesco Luigi Branda (ci siamo occupati già di lui, purtroppo… http://www.iacchite.blog/cosenza-chi-e-il-giudice-francesco-luigi-villaggio-branda-il-figlio-di-papa-killer-numero-uno-del-porto-delle-nebbie/) dovrà decidere se rinviare a giudizio per bancarotta fraudolenta da 28 (ventotto!!!) milioni Mario Occhiuto (alias il cazzaro, il primo e l’inimitabile), la sua affezionata sorella Annunziata (da non confondere con l’altra sorella Giuliana, mamma del famoso pappatutto Mirko Tucci) e l’ex capo gabinetto ma sempre sodale, il leggendario boss Carmine Potestio, punto di riferimento “mafioso” del cazzaro e padrone della sanità privata cosentina.

Il calendario non lo dice ma sappiamo per certo che l’avvocato Carratelli (Nicola, detto anche il tromboncino per non confonderlo col fratello Benedetto, indiscusso trombone del foro di Cosenza) sta già brigando per ottenere una altro rinvio (il nono?) ma che il giudice Branda non ne voglia sapere (sarà vero?).
Da cittadini onesti ci auguriamo che la giustizia (stavolta) trionfi e non si registri alcun impedimento che possa far slittare ancora una volta una decisione che appare scontata.
Noi come sempre saremo vigili e vi informeremo tempestivamente se qualcuno dovesse escogitare un qualche trucco o prestarsi a qualche ennesima manovra.