Cosenza, la “vigna” del ridotto del Rendano firmata Frammartino e Mazzuca: ora basta

Lungi da noi criticare i meritati “premi” assegnati a tante “personalità cittadine”, impegnate a vario titolo nella diffusione della cultura nella nostra città e non solo, dal consigliere Mimmo Frammartino presidente della tragicomica “Commissione Cultura”. Premi e titoli di sicuro meritati. Non è certo la “qualità” dei premiati in discussione, ma quello che vogliamo porre all’attenzione dei cittadini è solo una questione relativa al metodo usato nell’assegnare premi, targhe, pergamene, coppe, dal consigliere Frammartino. Per meglio capire dove sta il problema, bisogna fare una piccola premessa: per utilizzare i beni comunali è necessario pagare un ticket come è giusto che sia, perché sono fonte di guadagno per la collettività.

Ad esempio: il ridotto del Teatro Rendano costa tra gli 800 e i 1000 euro. Non pagano solo le associazioni che fanno spettacoli di beneficenza. Una “regola” che ben conosce il consigliere Frammartino, che per aggirarla si è inventato, con il consenso del presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, le commissioni cultura itineranti. E non ci sarebbe niente di male se non fosse che quello elaborato da Mimmo Frammartino è un sistema per non pagare il ticket del ridotto del Rendano dove il consigliere ha spostato, per meri motivi di opportunità politica, la sede della commissione cultura.

Insomma, con la scusa di consegnare una targa, la cui “ufficialità” non è del tutto chiara, il consigliere Frammartino convoca la commissione cultura nel ridotto del Rendano, dove la “premiazione” è accompagnata, spesso e volentieri, dalla promozione di un qualche prodotto culturale del premiato: libri, sfilate di moda, mostre, e tanto altro. Una vera e propria iniziativa di promozione culturale a gratis o se preferite a vigna. Non solo: Frammartino con questo trucchetto garantisce anche un “pubblico di base”, composto dai consiglieri regolarmente pagati per partecipare alle sedute della commissione. Come a dire: fatta la legge, trovato l’inganno.

A questo si aggiunge la questione che il “solito” presidente del consiglio comunale Mazzuca fa finta di non vedere e di non saper leggere (ché poi – in questo secondo caso – in molti dicono sia soltanto la verità…): il consigliere Mimmo Frammartino, ora che fa parte della minoranza, non può più presiedere la Commissione Cultura. E fino a che Mazzuca non convocherà un consiglio comunale con all’ordine del giorno “questione presidenza Commissione Cultura”, Frammartino continuerà a fare quello che più gli riesce bene: curarsi il proprio orticello. E c’è da giurare che Mazzuca continuerà non solo a non vedere ma anche a non leggere e figurarsi a scrivere.. 

Beh, tutto questo ci sembra uno spregevole espediente fatto in nome della “cultura”, che nulla toglie alle capacità “culturali” dei premiati da Frammartino, per aggirare il pagamento di un legittimo ticket, il che pone una questione: chiunque ha necessità di promuoversi, per scopi commerciali, utilizzando strutture comunali, è giusto che paghi il ticket come tutti gli altri. Altrimenti premiamo, senza distinzione alcuna, tutti quelli che vogliono presentare il proprio lavoro culturale al ridotto del Rendano. E questo non solo non è giusto ma è un privilegio del cacchio che deve finire e anche subito.