Cosenza, lavoratori licenziati in protesta sul tetto della clinica Misasi contro i boss del gruppo (i)Greco

Stavolta quel pagliaccio di Giancarlo Greco non ha fatto in tempo a chiamare i suoi amici della digos e della squadra mobile (carne venduta a 10 centesimi al chilo) e i lavoratori licenziati delle cliniche San Bartolo-Misasi sono saliti sul tetto della “Misasi” a piazza Crispi a Cosenza per protestare in maniera sacrosanta contro i peggiori boss della sanità privata: i tamarri arricchisciuti di Terravecchia.

Giancarlo Greco e i suoi fratelli nel corso della giornata di ieri hanno fatto recapitare ai lavoratori 51 lettere di licenziamento.

I vertici aziendali stanno tentando di nascondere la reale sostanza dell’iniziativa attraverso la denuncia di una presunta crisi aziendale e l’impegno a “riqualificare professionalmente” i licenziati senza spiegare in cosa consista realmente tutto ciò.

Tutti i sindacati, ma Usb con particolare attenzione, hanno già ampiamente rispedito al mittente le falsità diffuse del gruppo iGreco. Si sono opposti da subito attraverso la mobilitazione e tutte le azioni sindacali che il caso impone al fine di difendere i posti di lavoro ed evitare una drammatica crisi sociale che colpisce decine di famiglie e di conseguenza l’intera città di Cosenza.

In questi mesi è stata più volte sottolineata, anche attraverso la mobilitazione, la cattiva gestione del gruppo paramafioso iGreco che ha ignorato le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici e le istanze delle organizzazioni sindacali. Tutto questo è inaccettabile, grave ed estremamente pericoloso. Il nostro territorio non può permettersi azioni di macelleria sociale, come quella che sta andando in scena in questi giorni, stante la decisione unilaterale del gruppo paramafioso iGreco.