Cosenza: le imprese falliscono, le banche crescono

La crisi economica piega il nostro paese. Negli ultimi anni assistiamo ad un peggioramento per fatturato, occupazione, portafoglio ordini e investimenti. Questo porta, perciò, ad un conseguente circolo vizioso di banche sempre più selettive, prestiti in calo, tassi che tendono a salire, imprese che rinunciano a chiedere crediti. Nonostante le criticità sopra elencate a Cosenza esistono circa 65 banche ed istituti di credito e risparmio. A Rende se ne contano 26 circa.

Per distinguere una dall’altra, diamo una definizione precisa di cosa esse siano:

  • La banca è un istituto finanziario/credito (può essere pubblico o privato) che fa da intermediario tra i risparmiatori e i produttori, raccogliendo denaro e concedendo prestiti a tassi d’interesse.
  • L’istituto di credito è un organismo la cui attività consiste nell’accettare dal pubblico depositi o altri fondi rimborsabili e nel concedere crediti per conto proprio. I tipi più comuni di istituti di credito sono le banche e le casse di risparmio.
  • La cassa di risparmio è un tipo di istituto di credito con lo scopo principale di raccogliere depositi (denaro) a titolo di risparmio.

Il fatto che le banche continuino ad aumentare numericamente ci lascia perplessi, data la profonda crisi economica, marcata soprattutto in una Regione come la nostra. Inoltre i mutui concessi per i prestiti, ad oggi, sono piuttosto alti e di fatto inaccessibili per molti cittadini e aziende. Proprio l’impossibilità di ottenere un mutuo o prestito, ha portato alla chiusura di moltissime aziende italiane, con una grossa perdita di posti di lavoro e, d’altra parte, ha favorito l’acquisizione da parte di stranieri di imprese italiane, molte delle quali prestigiose.

E’ pur vero che lo scorso giugno sono arrivati ben 94 miliardi di euro alle banche italiane, ma realmente nei nostri istituti di credito si contavano 13,2 miliardi di euro, con un decremento di ben 9,8 miliardi di euro. E’ vero anche che dalla Banca centrale europea le nostre banche hanno un tasso super agevolato, forse proprio ciò le porterebbe a sopravvivere e moltiplicarsi. Ma tali iniezioni di liquidità e i prestiti erogati dalla Bce, attraverso le aste Tltro (targeted long term refinancing operation, ovvero il primo maxi-prestito concesso dalla Bce di Mario Draghi alle banche dell’Eurozona al tasso stracciato dello 0,15%), dovrebbero riversarsi su consumatori e imprese.

Invece queste continuano a fallire, i disoccupati dilagano e gli istituti bancari a Cosenza crescono di giorno in giorno.

Verrebbe perciò da pensare, maliziosamente, che la Bce elargisce i soldi e le banche li tengono in cassa. Ma questo è solo un pensiero dei più scettici o di quelle aziende e imprese che hanno chiuso bottega.

Che il numero delle banche moltiplichi nella nostra città, speriamo sia di buon auspicio per i cittadini affinché moltiplichino anche le loro finanze e possano depositarle o incassarle proprio in esse.

Valentina Mollica