Cosenza, le “luminarie” di Pasqua! È più forte di lui: cazzari si nasce

È più forte di lui, non ce la fa proprio. Del resto, se uno nasce quadrato non può morire tondo e in questo caso se uno nasce cazzaro, tale anche resterà fino al suo ultimo giorno di vita. Poco fa, attraverso i social, molti cosentini letteralmente esterrefatti hanno postato le foto del (sacro?) Uovo di Pasqua, cui seguiranno – c’è da giurarci – il resto delle “luminarie” commissionate dal sindaco cazzaro di Cosenza per “abbellire” l’ingresso dell’autostrada e presumibilmente anche altri punti della città. Con tanto di mezzo meccanico al lavoro per “piazzarle” per bene. Ora, visto che proprio non ce la fa a mantenere un atteggiamento consono al dramma che stiamo vivendo, ci hanno già pensato molti cittadini a scrivergli a muso duro quello che pensano di lui e delle sue cazzate. Noi aggiungiamo che dovrebbe esserci davvero un limite a tutto ma è solo fatica sprecata. Potremmo provare a ricordargli che la gente non può uscire da casa e quindi fargli notare che queste luminarie non hanno nessun senso compiuto, ma anche in questo caso è fatica sprecata. Per non parlare dei soldi che sono stati sprecati scriteriatamente per queste boiate (anche se sono quelle dello scorso anno, bisogna sempre pagare chi le monta…) e che potevano e dovevano essere investiti per altro, anche se si fosse trattato di soli 100 euro. “Ogni male ha il suo rimedio, tranne la stoltezza. Rimproverare uno stolto ostinato o predicare a uno stupido è come scrivere sull’acqua” (Khalil Gibran). 

Prendiamo in prestito allora il commento di Raffaella, che descrive bene in due battute quello di cui stiamo trattando. “… Pare che il nostro illustrissimo primo cittadino stia facendo installare le luminarie di Pasqua! A parte che anche in tempi normali esse (le luminarie) sono una cafonata pazzesca, che costano sul bilancio già affondato della nostra città, ma soprattutto, come ti viene in mente? Ma un po’ di rispetto no? Essere un po’ tristi, poco inclini al sorriso e per niente invogliati a festeggiare, non si può? Ah, dimenticavo, noi siamo la città della bellezza! E di ‘sti tempi è proprio ciò di cui abbiamo più bisogno, vero? Ma ritirati che è meglio!“. E che ve lo diciamo a fare? Questo è… compatitelo e abbiatene pena, se potete…