Cosenza, le mani del Cinghiale (e del cazzaro) sull’area delle ex officine delle Ferrovie della Calabria

IPOTECA ELETTORALE PER L’AREA DELLE EX OFFICINE FdC

A leggere tutte le carte sembra proprio che l’area delle ex officine delle Ferrovie della Calabria – sede di numerose attività sociali dell’area urbana di Cosenza – sia merce di scambio elettorale. Facendo qualche passo indietro, precisamente l’8 novembre 2019, a pochi giorni dalla presa d’atto del dissesto finanziario del Comune di Cosenza da parte del consiglio comunale e quindi al decadimento dei dirigenti di nomina politica, la giunta Occhiuto ha approvato una serie di operazioni edilizie.

Tra le molteplici operazioni di variazioni di PUR proposte dall’architetto Angela Carbone – che dovranno approdare in commissione edilizia e poi in consiglio per la validazione finale – ve n’è una che è davvero singolare. La Simea srl (per intenderci quella dei grattacieli di via degli Stadi dell’imprenditore Tallarico, tra l’altro sotto processo con Pino Gentile) chiede al Comune di variare il progetto già approvato e nel giro di un mese ottiene l’assenso dell’amministrazione comunale. Cosa ottiene? Senza pagare alcun costo di costruzione e di oneri urbanistici spunta un nuovo palazzo leggermente più piccolo dell’unico precedentemente approvato.

Carletto Guccione e l’ingegnere Leone

Come riescono a fare ciò? Grazie al fedele progettista ingegnere Michele Leone (anche segretario del PD di Luzzi ma perfettamente organico ai Cinghiali dopo aver mollato quel maialetto di Guccione Carletto…) che con tutto un giro di articoli di leggi e leggine regionali – assumendo dei dati sociologici ed edilizi inventati, che tra l’altro riguardano le presenze di persone nell’area delle Ferrovie della Calabria – calcola che nell’area può essere fabbricato un palazzo di 15 piani.

I dati di fantasia? Eccoli: 20 residenti con bassi titoli di studio e 10 edifici residenziali di cui 9 in pessimo stato di conservazione. E l’ipoteca? Sta tra le righe. Il progettista si è lasciato andare e nella relazione scrive: “Si rende noto che qualora la disponibilità delle aree in futuro dovesse incrementarsi per il progetto in oggetto si attingerà anche alle premialità dell’art. 12 LR 41/2011 (Protocollo Itaca)”. E quali terreni sono adiacenti? Quelli dell’area delle officine delle Ferrovie della Calabria.Riepilogando, un’area che di proposito viene lasciata al degrado sia dal Comune che dal privato nel giro di pochi anni addirittura riceve premialità nella cubatura ed economiche sulle spalle della città e di chi da anni resiste alla logica perversa della cementificazione selvaggia, in un territorio che di tutto ha bisogno fuorchè di nuovi palazzi. Lanciamo un appello/sfida all’amministrazione comunale tutta, rispedisca al mittente la pratica. Può farlo in molteplici modi: il sindaco può annullare la propria delibera, la commissione edilizia presieduta dal giovane Davide Bruno bocciare la pratica, il consiglio comunale rigettare questo progetto.

CPOA Rialzo Gruppo di Acquisto Solidale – Cosenza Associazione culturale “Officine Babilonia”