Cosenza. Le truffe di Occhiuto, Piazzetta Toscano: lavori mai eseguiti, ma professionisti pagati

Apprendiamo da giornali e profili social che, a Cosenza, Rai storia, vuole produrre un programma chiamato “Storie della nostra città”. Visto che siamo molto invidiosi e competitivi, anche noi vogliamo raccontare una storia, iniziando – anche noi- a porre delle domande all’Amministrazione comunale e alla direttrice del museo dei Bretti e degli Enotri Maria Cerzoso.

Prima però vorremmo fare un breve excursus storico:

Il 10 novembre 2016 i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, coadiuvati dai funzionari della Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone hanno posto sotto sequestro Piazzetta Toscano. Si tratta di un’area di 1500 metri quadri con resti di strutture murarie di abitazioni di epoca bretica, risalenti al IV – III sec. a.C. e di una domus romana di età imperiale del II – III sec. d.C., decorata con pavimenti a mosaico e intonaci policromi. L’area è stata sottoposta a sequestro su mandato della procura di Cosenza.

Piazzetta Toscano nel corso degli ultimi anni è diventata un ricettacolo di immondizia, tane di topi, ricovero per cani e gatti e, inevitabilmente vi cresce, alta, l’erba, i vetri sono costantemente in pezzi.

Lo stesso giorno del sequestro, il sindaco Mario Occhiuto annunciava che l’area sarebbe stata recuperata e resa addirittura migliore, tramite la collaborazione del progettista per la tutela, la fruizione e l’accessibilità del sito.

Il 16/02/2017, tramite la Determina dirigenziale n°287 del 2017, l’Amministrazione procedeva all’affidamento diretto dei lavori di bonifica all’impresa “Vivai Tecnofleur s.r.l.” per un importo complessivo di 18.000,00 € di cui 9.500,00€ (lavori di bonifica), 2.090,00€ (IVA al 22%) e 6.410,00€ (lavori di smontaggio e sostituzione vetri). In quel periodo, ricordiamo bene una prima bonifica avvenuta nel sito, ciò di cui non abbiamo contezza, né testimonianza visibile e tangibile, sono i lavori di sostituzione dei vetri. I vecchi vetri, distrutti, degradati e rotti sono sempre stati lì, e continuano a essere lì dove erano. Ci chiediamo allora se questi lavori siano stati realmente effettuati, perché sia stata preventivata questa spesa senza aver effettuato quanto stabilito e se la ditta sia stata effettivamente liquidata, pur a fronte di un lavoro non realizzato.

Nel 20/02/2018, viene emessa della Giunta comunale la delibera n°26 che riguarda la rifunzionalizzazione e il recupero delle aree pedonali ed archeologiche di Piazza Toscano e che prevede un quadro tecnico-economico per un totale generale di 886.040,00€. Una cifra enorme che non trova però continuità negli atti della Giunta. Ci chiediamo quindi se tale cifra sia stata stanziata.

Il 07/06/2018, tramite la determina 1437/2018 invece viene assegnato l’incarico di Responsabile unico del procedimento alla dott.ssa Maria Cerzoso. L’incarico prevede l’assegnazione di tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento previste dal presente codice, ivi compresi gli affidamenti in economia, e alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti, che non siano specificamente attribuiti ad altri organi o soggetti.

Visto il ruolo che ricopre vogliamo porle alcune domande:

con la Determinazione dirigenziale n°2794 del 19/12/2017, vengono affidati ai professionisti esterni Prof. Gianluca Nava, Dott.ssa Teresa De Rosa e la Dott.ssa Mariela Quartararo l’esecuzione degli studi e delle opere necessarie per la pulitura , la conservazione e il restauro dell’area.

Gli interventi indicati prevedono:

10.000,00€ per esami diagnostici; 30.680,00€ per la rimozione dei rifiuti, diserbo manuale, diserbo chimico, pulizia, prevenzione temporanea della ricrescita immediata delle evidenze vegetali e biologiche;  21.000,00€ per interventi di preconsolidamento, consolidamento e fissaggio di pietre esterne, per un totale di 74.249,00€.

Ai professionisti vengono riconosciute le seguenti spettanze:

Nava: 21.000,00€

De Rose: 16.000,00€

Quartararo: 11.817,60€

Gli stessi professionisti si sono assunti l’onere dell’esecuzione delle seguenti opere. Hanno ricevuto la liquidazione del primo SAL per un totale di 35.000,00€ tutti e tre i professionisti. Ora, facciamo notare e chiediamo alla dott.ssa Cerzoso, in base alle foto e alle testimonianze raccolte e allegate:

i lavori sopra indicati come risulta dalle foto non sembrano essere eseguiti, la vegetazione è ricresciuta sebbene siano stati indicati interventi di diserbo chimico e prevenzione sulla ricrescita, i rifiuti sono ancora lì, così come le pietre che continuano a cedere e staccarsi in maniera evidente, come mai sono stati liquidati i professionisti senza che i lavori siano stati eseguiti? l’area, come da foto, risulta essere di nuovo in condizioni di degrado e i reperti danneggiati, verrà eseguita l’ennesima bonifica farlocca ancora una volta?

Aspettiamo con pazienza le risposte da parte dell’Amministrazione comunale e del RUP a tutte queste nostre domande.