Cosenza, l’ufficio immigrazione della questura versa nel degrado assoluto: una vergogna per tutti

Gentilissimi Redattori,

tralasciando i miei più fervidi complimenti per le denunce che continuate a fare e che mi trovano sempre pienamente concorde, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione una situazione che si protrae da più tempo e che, alla luce dei nuovi eventi riguardanti il coronavirus, necessiterebbe di maggiore attenzione e sicurezza.

Sono una tutrice volontaria nominata da Tribunale dei minori di Catanzaro di due MNSA, minori stranieri non accompagnati. Un ragazzo proveniente dal Pakistan e un altro proveniente dal Bangladesh. È mio dovere dunque adempiere ad alcuni compiti e presenziare in questura per ciò che concerne permessi di soggiorno e quant’altro.

La settimana scorsa mi sono recata in questura, all’ufficio immigrazione per adempiere alle mie funzioni. Lo scenario che mi si è presentato è stato veramente al limite non solo del degrado assoluto ma con la negazione e la violazione di diritti umani. Io non so se qualcuno di voi ha avuto a che fare con procedure del genere, in caso contrario Vi racconto la situazione. Uno sportello, una stanza minuscola dove si accalcano una miriade di persone tra avvocati, operatori sociali dei vari centri di accoglienza, famiglie con bambini e/o con neonati nel passeggino e tanta altre persone richiedenti asilo.

Premesso che questa è una situazione che va avanti da più tempo e che la sottoscritta ha sempre fatto presente anche la mancanza di rispetto della persona e la violazione dei diritti umani a prescindere dai nuovi eventi del coronavirus, mi chiedo come sia possibile, umanamente, trattare la gente in questo modo e perché mai nessuno ha denunciato una situazione del genere che, a mio avviso, è paradossale. Vi invito a fare un sopralluogo in modo da prendere anche voi coscienza della situazione. Distinti saluti.

Marilena Condello