Cosenza, McDonald’s (abusivo) a piazza Fera: il “regalo” di Cirò, la denuncia di Morra e il “solito” Nuzzolo

La notizia era del 18 maggio dello scorso anno: a Mario Occhiuto era stato notificato un nuovo avviso di garanzia per il “famoso” soppalco abusivo costruito all’interno di quello che doveva essere, da progetto, un salone espositivo di arte contemporanea, negli spazi sottostanti piazza Fera/Bilotti, e trasformato in un fast food della catema Mc Donald’s. Un argomento che ha tenuto banco a lungo all’inizio del 2018. E risalgono proprio a quel periodo due particolari inediti dai quali siamo arrivati (con ritardo, ma ci siamo arrivati…) all’avviso di garanzia ad Occhiuto, “spinto” anche dall’iniziativa del senatore Morra, che “interrogò” Cirò nell’ormai celeberrima seduta nel salotto di casa sua pure su questa vicenda. E che a quanto pare dev’essere ritenuta molto importante se Occhiuto punta subito l’indice contro Morra nella sua prima dichiarazione dopo il sequestro – attenzione – dell’intera area di piazza Fera e non solo della superficie. Occhiuto è convinto, dunque, che alla base del sequestro di oggi ci sia la denuncia di Morra.

A firmare gli atti inviati dal dipartimento della Regione Calabria settore infrastrutture, alla procura di Cosenza, dove si chiede la demolizione di quello che il dipartimento considera una opera abusiva, è il geometra Giuseppe Cirò. Si proprio lui: l’ex fedelissimo di Mario Occhiuto. Cacciato in malo modo dal sindaco dal suo incarico di responsabile della segreteria, perché accusato di aver rubato oltre 60.000 euro dall’economato comunale. Cirò è ritornato a ricoprire le sue funzioni di impiegato del genio civile, e come primo atto del suo rientro ha fatto questo bel regalo al suo ex amico Occhiuto. 

Il secondo e più rilevante particolare interessa il sempre presente negli affari pochi chiari di Occhiuto: Renato Nuzzolo. L’uomo della foto insieme a Gratteri durante la cena a Palazzo Salfi, il ristorante del sindaco Occhiuto.

Renato Nuzzolo, lo ripetiamo adesso anche al dottor Gratteri che non è Belen ma si fa i selfie con tutti, è un faccendiere operante nel settore della pubblicità, e guarda il caso è responsabile dell’agenzia pubblicitaria del parcheggio Bilotti, già attenzionato dalla DDA! Come dimostra la foto, Nuzzolo è anche gestore del ristorante Le Cucine di Palazzo Salfi, nonchè curatore del lussuoso bed and breakfast del centro storico che sponsorizza Occhiuto. Per non parlare dei suoi interessi a Palazzo Compagna insieme al “marchese” Bilotti (e qui scivoliamo addirittura nell’arte e nella cultura!) “improvvisamente” andati in fumo. E infine – dulcis in fundo – secondo molte segnalazioni prestanome di Occhiuto anche per fake e profili falsi. Insomma, un soggetto perfetto per la banda del cazzaro.

Ma quello che veniva scoperto all’epoca andava oltre semplici “partecipazioni” o intestazioni fittizie di beni ed altro: nell’atto redatto dal Comune a firma ingegnere Converso, dove si verbalizzava l’avvenuto sopralluogo all’interno dei locali sottostanti piazza Fera/Bilotti, che certificava di fatto l’esistenza del soppalco come opera abusiva, il referente legale, della Bilotti Parking, che dopo l’arresto di Barbieri è divenuta “titolare” dei servizi connessi all’opera, risulta essere Renato Nuzzolo.

Quindi non solo il responsabile dell’agenzia di pubblicità legata al parcheggio, ma anche colui il quale cura gli affari della Bilotti parking a Cosenza. A che titolo? Certo, la Bilotti Parking può nominare chi gli pare, ma è quantomeno strano che la scelta locale ricada proprio su Nuzzolo. E’ chiaro che Nuzzolo è il prestanome di Occhiuto nell’affare McDonald’s. Perché la Bilotti Parking che doveva gestire il salone espositivo di arte contemporanea, così come previsto dal progetto, ha capito che questa iniziativa non avrebbe mai funzionato economicamente, mentre affittando i locali al signor McDonald’s, oltre a garantirsi una entrata mensile, garantisce anche un continuo flusso di auto e persone al parcheggio. Ed è chiaro che nel cambio di destinazione d’uso degli spazi qualcuno ci guadagna. E le forzature amministrative poste in essere pur di accelerare la “pratica”, come quella di costruire il soppalco senza aspettare la risposta delle istituzioni preposte, lo dimostrano. Tutto doveva avvenire in silenzio e in fretta, fino al giorno dell’apertura, ma così non è stato. Le notizie filtrano e gli sgami escono.

Chiediamo a Gratteri, visto che il suo ufficio si è occupato proprio di piazza Fera/Bilotti con l’arresto di Barbieri e adesso con il nuovo sequestro, di approfondire il legame Nuzzolo/Bilotti Parking. Giusto per capire…