Cosenza. Nomine Asp: fermate Antonello Scalzo. Lettera aperta (a Gianluca Gallo)

Siamo alla follia. Un nuovo incarico sarebbe in arrivo per uno dei peggiori, squallidi e spregiudicati soggetti della sanità  cosentina. Parliamo di Antonio Scalzo per gli amici Antonello. Per chi non conosce la sua storia la rinfreschiamo: dirigente medico dell’Asp, braccio armato di Franco Petramala, implicato in mille vicende giudiziarie, nel mirino della Corte dei Conti e destinatario  di una recente sospensione dal servizio a causa dei suoi loschi traffici.

Il soggetto ha sposato la gallina dalle uova d’oro Antonella Lorè, proprietaria di cliniche private gestite fino a qualche tempo fa congiuntamente in totale spregio alle incompatibilità in relazione al suo ruolo all’interno dell’Asp. La signora Lorè tuttavia è riuscita ad aprire gli occhi in tempo e l’ha cacciato a calci nel sedere contribuendo finalmente a smascherarlo. 

Scalzo, millantando voti che non ha, non avendo nemmeno lo straccio di un amico, salvo qualche compagno di merende (chi s’assomiglia si piglia), è entrato nelle grazie dell’assessore più paraculo della Giunta Spirlì, Gianluca Gallo da Cassano. Costui, infatti, illudendosi di beneficiare dei voti dello Scalzo (non sapendo che neanche ne dispone essendo stato mollato dalla facoltosa moglie e avendo perpetrato mille ruberie nei confronti di amici e conoscenti) sembrerebbe gli stia confezionando un bando ad personam riferito all’autismo.

Lo Scalzo, infatti, è socio, a volte direttamente a volte tramite una famiglia di servi sciocchi, di molte società che sulla carta dovrebbero operare nel sociale e nelle problematiche dell’autismo (lui così avido e spregiudicato, nel sociale… viene da sorridere). Attraverso azioni che sfociano ben oltre la legalità e di cui sarà certamente chiamato a dare conto, visto le numerose denunce presentate nei suoi confronti, si è impossessato di varie strutture ubicate in provincia di Cosenza fruendo, senza titolo alcuno, di fondi pubblici, in particolare fondi riservati alle start up (su questo chiediamo alla Guardia di Finanza di andare a verificare), che, sfruttando i buoni servizi di Gianluca Gallo (il paraculo di cui sopra), conta di trasformare in strutture sanitarie. Ci auguriamo che questo cerchio venga interrotto prima possibile dalla magistratura, che da tempo tiene sotto controllo lui ed i suoi servi sciocchi, nonostante questi ultimi millantino amicizie negli uffici giudiziari visto il passato di uno di essi già impiegato presso questi uffici.

Un consiglio a Gianluca Gallo: questo soggetto in “quota” tua (si vanta costantemente, sia in ufficio sia pubblicamente che tu fai qualsiasi cosa ti chiede e che gli hai completamente aperto le porte della Cittadella) ha frequentato le tavole dei big della politica locale, Cinghiali (fratelli Gentile per chi è nuovo di Iacchite’) compresi, accolto da questi quando aveva soldi e potere. Oggi sfortunatamente, senza soldi e senza potere. ha disperatamente bisogno di un pollo, che lui ha identificato in Gallo.

Caro Gianluca Gallo, sei giovane e paraculo ma a tutto c’è un limite. Se proprio devi aiutare qualcuno rivolgiti a persone per bene. Non hai certo bisogno di Scalzo e dei suoi millantati voti, col solo rischio di essere trascinato nelle sue nefandezze. Lo stesso vale per i vertici Asp. Ci sono persone per bene che meritano premi e attenzioni. Non potenziate con incarichi importanti soggetti che hanno fatto dell’illegalità e della prepotenza la loro regola di vita. E al commissario Longo va un invito a vigilare su incarichi e nomine distribuite negli uffici periferici. Persone serie e oneste ce ne sono tante. Certamente Antonio Scalzo, per gli amici Antonello, non è tra queste. Lo sanno anche le pietre.

Un gruppo di dipendenti dell’ASP di Cosenza