Cosenza non si lega, una bella manifestazione di sinistra e di popolo

Una bella manifestazione di sinistra e di popolo per contestare l’arrivo di Salvini a Cosenza e riaffermare i valori di fraternità, uguaglianza e solidarietà. Oltre tremila persone hanno sfilato in corteo da Piazza dei Bruzi fino a Largo Busento cantando a squarciagola contro il Cazzaro Verde, intonando gli inni cari ai militanti e srotolando striscioni e cartelli di ogni genere. Una manifestazione corale e collettiva come non si vedeva da molti anni in città. Presenti tutte le anime di una sinistra variegata e meticcia, che si sono mescolate e confuse insieme per ricacciare indietro la minaccia leghista. Bravissimi i ragazzi del Centro Sociale Rialzo e di Prendocasa, che si sono sobbarcati l’onere dell’organizzazione logistica della manifestazione e hanno portato in piazza tutti i migranti e i cosentini che occupano le case delle Canossiane e di via Savoia ormai da un po’ di tempo. I migranti, in particolare, portavano lo striscione “Stutamu Salvini”, che ha aperto la prima parte del corteo. Presenti gli ultrà del Cosenza Calcio e tutte le realtà dell’associazionismo e del volontariato cosentino, artisti e attori, attivisti e militanti, tutto il vasto mondo delle professioni: avvocati, sindacalisti e chi più ne ha più ne metta. Non mancavano neanche i politici: rappresentata massicciamente tutta la base di Rifondazione Comunista, così come quella di Sinistra Italiana, volti noti del Pd e vari consiglieri comunali e regionali mischiati tra la gente per un bagno di folla del quale si sentiva assolutamente bisogno.Le scaramucce dei poteri forti e costituiti, che attraverso il divieto della manifestazione a Piazza dei Bruzi avevano cercato di tenere a casa i manifestanti, sono state rispedite al mittente, vista la grande partecipazione. Le forze dell’ordine, in maniera intelligente, hanno evitato qualsiasi tipo di provocazione e hanno girato al largo dal cuore del corteo.

Adesso sarà importante capitalizzare al massimo questa ritrovata voglia di partecipazione cercando di mantenere alta la tensione e di organizzare altre iniziative che possano dare continuità al percorso iniziato. Le premesse ci sono tutte.