Cosenza. Occhiuto, il bitume, la “fibra” degli amici e ‘a peste ca li ‘mbacchia

Puntuale come… a peste ca li ‘mbacchia, il sindaco cazzaro di Cosenza ha iniziato a gettare fumo negli occhi dei cosentini per evitare che il malumore dilagante contro di lui vada a finire sulla “gobba” di Robertino suo fratello, per il momento indicato da zio Silvio il puttaniere come candidato alla Regione di Forza Italia, in attesa di essere “bruciato” appena possibile. 
Il cazzaro, travolto da una città che cade letteralmente a pezzi e in balia di se stessa, al livello che finanche Reggio con i suoi quintali di spazzatura sta meglio, ora prova a dire ai cosentini che “asfalterà” le strade che sono ridotte a una groviera permanente.
E così, dopo aver cercato l’alleanza del Padreterno, “reo” di aver mandato troppa pioggia su Cosenza (come se negli altri anni non fosse mai piovuto!), ci fa sapere che sta facendo buttare sulle migliaia di fosse a cielo aperto in giro per Cosenza “bitume a freddo” in attesa non della primavera ma sempre da… peste ca li ‘mbacchia. 
Il finale è destinato alla fibra ottica. Eh sì, perché anche i bambini dell’asilo hanno capito che ‘sta cazza di fibra ottica ha determinato un disastro totale in tutta la città ma non certo per le connessioni (sempre da… peste ca li ‘mbacchia) ma per le persone a lui care che nel frattempo si arricchiscono con tutti ‘sti cantieri da quattro soldi che stanno martoriando le nostre strade. Ed ha assicurato che interverrà anche sulla sopraelevata… Noi speravamo che si lanciasse direttamente lui dal ponte per asfaltare le strade, visto che tutti sanno che “vola”… ma non si può avere tutto dalla vita.Â