Cosenza, ospedale dell’Annunziata: carriere “incomprensibili”

Carriere “incomprensibili”. Sono quelle di alcuni eccellenti sodali di politici cosentini e calabresi, tra le quali val la pena ricordare a mo’ di esempio quella del dottor Francesco Amato.

Correva l’anno 2013 quando il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Gangemi, nominato dall’allora presidente della Regione Peppe Scopelliti (oggi in carcere) rimosse il dottor Corriero dall’incarico di Capo Dipartimento con il dr. Francesco Amato, allora facente funzioni di dirigente nell’appena istituita Divisione di Terapia del dolore e cure palliative, il quale non aveva maturato esperienza alcuna nella gestione delle criticità delle emergenze.

Fu l’adozione dell’Atto aziendale datato 2013 a prevedere per la prima volta l’istituzione di Unità Operative Complesse (UOC) – come ad esempio Odontoiatria, Stomatologia e Terapia del Dolore – che non rappresentavano finalità strategiche per un centro Hub come quello bruzio, visto che le prestazioni sanitarie erogate da tali Unità non rientravano nei Lea.

Con una lettera del settembre 2013 inviata dalla Funzione pubblica Cgil Cosenza alla Corte dei Conti, al Tavolo Massicci per la verifica dei Lea, al ministro della Salute, alla presidenza della Regione Calabria, all’Autorità nazionale antimafia, alla Guardia di Finanza di Cosenza e al direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, il sindacato rimarcava che alle UOC di Odontoiatria e Terapia del dolore, previste e istituite per la prima volta con l’Atto aziendale del 2013, “non potendosi affidare gli incarichi di direttore di UOC, le stesse non potrebbero essere attivate fin tanto che le relative procedure concorsuali non siano espletate, previa autorizzazione da parte del Tavolo per la verifica dei Lea, a tutt’oggi non concesse”.

Invece, accadde che, con una delibera, il direttore generale Gangemi conferì la carica di direttore facente funzioni della UOC di Terapia del dolore, pagando la relativa indennità, a un dirigente medico, nonostante presso l’Azienda ospedaliera di Cosenza fossero in servizio e, quindi, regolarmente retribuiti, due direttori di UOC di Anestesia e Rianimazione.

Oggi, il capo del Dipartimento dell’emergenza – in cui ricade la UOC di Anestesia e Rianimazione – all’ospedale di Cosenza è Francesco Amato, specialista in Terapia del dolore e cure palliative. In molti non si spiegano come mai il Dipartimento dell’Emergenza bruzia sia diretto da uno specialista della Terapia del dolore, che, quando è stato nominato, non era nemmeno primario di ruolo. Una situazione anomala che non trova riscontro in nessun altro ospedale d’Italia. Ricordiamo che il nosocomio bruzio disponeva di primari di ruolo e anche più idonei di Amato a ricoprire l’incarico in questione.