Cosenza, piazza Fera senza collaudo: il “panico” del direttore dei lavori Tucci (e della figlia)

Nel luglio 2015 il cantiere di piazza Fera si presentava in gravi difficoltà rispetto alla tempistica programmata per le lavorazioni (che erano partite nel 2013) derivanti anche dalla capacità finanziaria dell’Ati capeggiata dalla Barbieri Costruzioni Srl.

E’ quanto emerge da una serie di conversazioni intercorse, a partire dal luglio 2015, tra il direttore dei lavori Francesco Tucci, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, e l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, sulla base del cui contenuto l’ufficio di procura ha contestato il reato di falso aggravato relativo alla richiesta di finanziamento di progetti complementari finalizzata in realtà alla prosecuzione dei lavori dell’opera principale. Le difficoltà riscontrate nell’esecuzione dei lavori – derivanti dal ritardo degli stessi e dalla mancanza di liquidità in  capo alla ditta aggiudicataria – rappresentano infatti l’incipit dell’odierna vicenda delittuosa, avente ad oggetto una serie di atti falsi, realizzatisi attraverso l’apporto causale di ciascuno degli indagati, posti in essere al fine di raggiungere un obiettivo comune, ovverosia quello di poter inaugurare piazza Fera/Bilotti per la data del 17 dicembre 2016 e di potervi svolgere i festeggiamenti di Capodanno, secondo quella che era l’irremovibile volontà del sindaco di Cosenza.

Le risultanze dell’attività di indagine – nello specifico le intercettazioni telefoniche e la documentazione acquisita – consentono di convalidare l’ipotesi accusatoria. In particolare, con riguardo alla falsa dichiarazione del completamento di piazza Fera/Bilotti ed alla effettuazione della prova di serraggio dei bulloni occorre esaminare, in primo luogo, la conversazione captata in data 13-12-2016 intercorsa tra il direttore dei lavori Francesco Tucci e sua figlia Paola, progettista dei lavori della piazza unitamente al padre Francesco sotto la forma societaria di Idro Strade Srl. Nel corso del dialogo, il primo chiedeva alla seconda a che punto fosse la predisposizione dei documenti necessari all’apertura della piazza, prevista per sabato 17 dicembre. La donna riferiva che la situazione era alquanto problematica, poiché mancava la documentazione relativa ai provini di tutti gli elementi strutturali, quella relativa alle prove di carico, alle prove di trazione, nonché i certificati di conformità relativi ai grigliati e alle travi… Francesco Tucci, quindi, al fine di superare gli ostacoli che gli erano stati prospettati dalla figlia, esternava il proposito di presentare presso gli uffici competenti documentazione incompleta, fingendo delle dimenticanze in ordine agli atti la cui allegazione era necessaria.

TUCCI F. Paola, senti, dobbiamo affrontare dei problemi urgenti. Allora, il primo problema riguarda la piazza… a che punto è la relazione di struttura ultimata?

TUCCI P. Stanno facendo la parte descrittiva con l’elenco di tutti gli elementi strutturali e poi dobbiamo fare una ricapitolazione dei provini che abbiamo e anche delle prove di trazione che hanno fatto sull’acciaio perché non le hanno fatte tutte…

TUCCI F. Noi dobbiamo fare un verbale, dobbiamo fare un verbale di apertura della piazza… come lo facciamo se io non ho neanche la relazione di struttura ultimata?

TUCCI P. Non abbiamo tutte le carte, papà… perché le prove di carico non sono tutte le carte, papà… Servono tutti i provini di tutti gli elementi strutturali, servono tutte le prove di trazione di tutti i ferri utilizzati, cosa che non hanno. Servono tutti i certificati di conformità di tutti gli elementi strutturali, dei grigliati, delle travi in acciaio, le travi di Tubisider, dei solai…

TUCCI F. Cioé, io devo aprire la piazza sabato, hai capito? Cioé, se ci mancano dei documenti, noi la presentiamo, poi il Genio Civile dice ci manca a, b, c, e d… ah, dici… cazzo… mi sono dimenticata e glieli portiamo, hai capito? Ma io intanto la devo presentare. Quindi fagliela scrivere come quella là, fagli fare l’elenco delle cose che ha e dimmi più o meno che cosa ti serve! Scrivila com’è! Scritta pure male… manda!