Cosenza, Posteraro-Pinocchio e l’Amaco come il paese dei balocchi: il lungo elenco degli amici degli amici

L’improvviso “risveglio” del porto delle nebbie di Cosenza, che a distanza di anni di malversazioni e ruberie, decide di dichiarare il fallimento dell’Amaco per poi “appattare” col solito concordato, è figlio soltanto del paraculismo del suo procuratore Gattopardo. A Cosenza tutti sanno che l’Amaco ormai da un decennio è stata letteralmente spolpata da uno dei “colletti bianchi” della famiglia dei cazzari e dei parassiti di Cosenza, al secolo Occhiuto. E le testimonianze sono pressoché infinita. Come questa che segue, per esempio. 

Nonostante le sceneggiate messe in atto dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil (notoriamente venduti al potere) al Comune, in Prefettura e davanti all’Azienda, all’Amaco non cambia nulla. I sindacati venduti di cui sopra avevano solennemente dichiarato che doveva esserci una assemblea permanente fino alla risoluzione dei problemi, ma di permanente all’Amaco rimane solo la cassa integrazione per i lavoratori.

L’ex amministratore unico Posteraro, negli ultimi tempi della sua sciagurata gestione sempre più simile a Pinocchio (e non solo per le orecchie d’asino) continuava a mettere mano nelle tasche dei lavoratori per “attagnare” i debiti procurati dalla sua gestione, tanto sa bene che i sindacati (soprattutto la Cgil: che brutta fine che hanno fatto i comunisti col culo degli altri) fanno solo chiacchiere, non hanno gli attributi per denunciare il suo fallimento e chiederne le dimissioni. Posteraro, come tutti sanno a Cosenza, è solo il classico “bamboccione” figlio di papà (al momento 73 anni, ovvero quello che caccia la “pila”) che non e in grado di amministrare neanche un condominio, figuriamoci un’azienda storica come l’Amaco.

Posteraro-Pinocchio, dopo aver esternalizzato tutti i servizi, tende ad “esternalizzare” in perfetto stile Occhioto anche le colpe della crisi aziendale e non ce la fa proprio a dire la verità, assumendosi la responsabilità di una disastrosa e fallimentare gestione. Mai una strategia di rilancio dell’Azienda, mai un investimento, solo affidamenti di incarichi agli amici degli amici, basta leggere  attentamente le “determine” sul sito dell’Amaco accessibili a tutti (Finanza e porto delle nebbie compresi) alla sezione trasparenza.

Ne riportiamo alcune. Nel 2019, con l’Azienda già in crisi, vengono rinnovati contratti e consulenze per:

Avv. Mustica Marianna, Dott. Giulio Mauro, Dott. Pasquale Torchia (già inquisito per Piazza Fera, sembra che sia stato proprio lui a suggerire a Pinocchio di mettere in cassa integrazione il personale), Dott. De Donato Roberto, De Patto Santina (poi fatta fuori lavorativamente parlando perché sponsorizzata di Piercarlo Chiappetta, cognato di Occhiuto caduto in bassa fortuna), Avv. Laura Gaetano, Avv. Marco Vetere, Dott. Francesco Perrelli, Dott. Gennaro Mauro… E sempre nel 2019 viene affidato l’incarico giuridico tecnico all’avv. Spadafora Saverio classe 82 per 1200 euro mensili oltre Iva e c.p.a., e ancora una consulenza esterna ed assistenza legale relativa alla normativa in vigore per l’assunzione a tempo determinato per la somma di 3000 euro all’ avv. Marco Facciolla, nonostante siano già stipendiati l’Avv. Mustica e l’Avv, Spadafora.

Sempre nel 2019 arriva un affidamento per supporto legale (ancora!!!!) per 3500 euro all’Avv. Annamaria Vitale, già dipendente Amaco in pensione quale R.U.P  per le procedure di gare relative alla fornitura di gasolio e al servizio di vigilanza  e servizi ausiliari. Supportata per circa 600 euro ciascuno dal Dott. Roberto Castiglione e dall’avv. Saverio Spadafora come componenti esterni della commissione di gara per l’affidamento del servizio di vigilanza servizi ausiliari e trasporto valori.

Ma nonostante queste costose consulenze l’affidamento alla Sicurtrasport/La Torpedine veniva impugnato da Codis (alias massomafia di Rende: chiedere di Ariosto…), e da qui nel luglio 2020 viene conferito incarico all’Avv Federico Freni del foro di Roma per 7000 euro per difendere l’Amaco. Capito come funzionano gli incarichi legali?

Sempre in queste determine troverete diverse nomine e dimissioni di R.U.P. tra alcuni dipendenti fedelissimi di Posteraro-Pinocchio per 500 euro mensili, una sorta di contentino ai fedelissimi… E ancora siamo soltanto all’inizio…