Cosenza, Prendocasa protesta in Prefettura: “No allo sgombero dello stabile di via Savoia. La casa è un diritto”

Protesta del Comitato Prendocasa all’interno della Prefettura di Cosenza.

“Ancora una volta – affermano i manifestanti – non si intravedono soluzioni all’orizzonte per il dilagante disagio abitativo a Cosenza e lo sgombero dello stabile di via Savoia, occupato da decine di famiglie senza casa, è imminente. Chi vuole questo sgombero non ha fatto i conti con la determinazione della nostra comunità, siamo persone e non pacchi, vogliamo risposte immediate da parte delle istituzioni locali. Decine di persone rischiano di trovarsi senza un tetto e una abitazione dignitosa. Le istituzioni locali tacciono. Chi pensa di poter agire attraverso sgomberi coatti sbaglia e dovrà fare i conti con una comunità determinata a difendere i propri diritti. In questo contesto il silenzio delle istituzioni locali è inaccettabile”. I manifestanti, che hanno srotolato uno striscione con la scritta “La casa è un diritto”, hanno chiesto al prefetto e al sindaco di Cosenza un incontro per definire la questione relativa allo stabile di via Savoia che a breve rischia lo sgombero

Nelle settimane scorse era stato il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele, noto più per i suoi problemi giudiziari nella veste di prenditore locale che per il suo impegno politico, a sollevare il “problema” presentando una interrogazione parlamentare alla ministra Lamorgese chiedendo di sgomberare lo stabile di via Savoia a Cosenza. E’ evidente che questa uscita ha come unico intento quello di ricercare visibilità in vista delle prossime elezioni politiche, cavalcando uno dei cavalli di battaglia salviniani, gli sgomberi. Una vera e propria ossessione.
Ne approfittiamo per rinfrescare la memoria e dare alcuni suggerimenti all’On. Furgiuele e ai suoi disattenti consiglieri locali, che evidentemente ignorano il drammatico problema dell’emergenza abitativa in Calabria. Lo stabile ATERP di via Savoia per anni ha versato in stato di totale abbandono e incuria ed è stato oggetto di qualsiasi tipo di razzia, un luogo pericoloso per l’intero quartiere.

Dall’autunno del 2016 è stato sottratto al degrado ed è abitato da decine di uomini, donne e bambini che hanno pagato sulla propria pelle la cattiva e clientelare gestione dell’edilizia residenziale pubblica da parte delle istituzioni calabresi.
In questi anni si sono succeduti decine di incontri con l’ATERP Calabria, con l’amministrazione regionale Oliverio e con l’amministrazione comunale Occhiuto e ancora con i tanti Prefetti succedutisi in città e i parlamentari cosentini.
La richiesta di un investimento radicale su politiche abitative strutturali ed orientate a garantire un diritto fondamentale ai calabresi meno abbienti è sempre stata ignorata. Ricordiamo al deputato lametino che l’ATERP Calabria negli anni ha rappresentato lo strumento di raccolta voti per diverse famiglie politiche locali che dispensavano alloggi a proprio piacimento. Una gestione criminale accertata finanche da diverse inchieste della magistratura.

Furgiuele vada ad informarsi su che fine abbiano fatto i fondi ex GESCAL destinati all’edilizia residenziale pubblica, cercando si renderà conto anche del fatto che gli unici a denunciare questa distrazione di fondi pubblici ai danni dei calabresi è stato il Comitato Prendocasa.
Invece di interessare il Ministro Lamorgese, il deputato e i suoi sodali, in qualità di rappresentanti del la maggioranza al Governo nazionale e regionale diano risposte ai calabresi sui temi del diritto all’abitare, dalla gestione del patrimonio al blocco del turnover, passando per le liste di assegnazione ferme da decenni e i lavori di manutenzione e ammodernamento delle case popolari mai eseguiti.
I calabresi attendono risposte.