Cosenza, preoccupati i pazienti del Day Hospital di Ematologia: appello alle autorità

La pensilina bianca è uno degli ingressi di malattie infettive mentre la porta rossa è quella di ematologia

Abbiamo ricevuto in redazione due lettere (conosciamo i nomi di chi ce le ha mandate e non abbiamo motivo di dubitare rispetto a quello che scrivono) che sollevano un problema di gestione dei pazienti in cura nel Day Hospital del reparto di Ematologia all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Pubblichiamo pertanto le loro lettere nelle quali chiedono spiegazioni alle autorità. 

PRIMA LETTERA

Vorrei richiamare l’attenzione della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del Commissario della sanità calabrese Cotticelli, del Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, e del sindaco di Cosenza sulla situazione che sono costretti a vivere quotidianamente i pazienti che si recano presso il Day Hospital del Reparto di Ematologia di Cosenza per la somministrazione di farmaci chemioterapici.

Il 19 marzo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in un video, pubblicato sulla sua pagina Facebook, affermava di aver trasferito il Reparto di Ematologia in altra sede per garantire più posti letto al Reparto di Malattie Infettive e per tutelare la salute dei pazienti oncologici più vulnerabili all’infezione del Coronavirus.
Noi, pazienti in cura presso il Day Hospital, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Successivamente però abbiamo saputo che è stato trasferito soltanto il Reparto di Degenza Ordinaria e che il PAC/Day Hospital (con il suo personale sanitario che si prodiga quotidianamente nella cura dei malati oncologici) è sempre allocato nella struttura del Reparto di Malattie Infettive.

Questa situazione crea ansia e preoccupazione in molti pazienti e nei loro familiari, che sono costretti a vivere non solo il dramma della malattia, ma anche la paura di recarsi presso il DH per continuare quella terapia, che è l’unica speranza di vita.
Vorrei sottolineare che tra questi pazienti ci sono molti anziani, con fragilità e disabilità che non consentono loro di attuare tutte le misure suggerite e necessarie per proteggersi dal rischio di contrarre l’iniezione da Covid-19.

SECONDA LETTERA

Nei giorni precedenti è stato pubblicato e sbandierato lo spostamento del reparto di Ematologia, ma purtroppo è una verità a metà.

Sono un malato ematologico in day hospital presso il reparto di Ematologia di Cosenza, e sono costretto ad effettuare più volte a settimana analisi di controllo e trasfusioni.

Mensilmente effettuo cicli di chemioterapia che mi aiuta a sopravvivere. Il problema è che purtroppo il reparto dedicato al day hospital non è stato spostato, ma solo il reparto destinato ai ricoveri.

Per tanto io, e come me tanti altri, siamo costretti a frequentare locali dove al piano superiore sono collocati i malati di coronavirus.

Voglio specificare che per entrambi i reparti si accede dallo stesso spiazzale.

Mi appello a chi di competenza, augurandomi che possa smuovere la coscienza, di mettersi dalla nostra parte e di tutelarci perché già combattiamo ogni giorno per sopravvivere.

È assurdo che una categoria come la nostra, la più a rischio di tutti (immunodepressi) venga esposta così tanto.

Spero che qualcuno possa intervenire il prima possibile.

Lettere firmate